Sono passati solo 2 anni dall'epicissimo "Ok Nefna Tysvar Ty" ed ecco che già un'altra uscita targata
Falkenbach arriva nei negozi. Il lasso di tempo trascorso è veramente brevissimo visto che Vatryas Vakyas
ci aveva abituato a lunghe attese tra un album e l'altro. Ma comunque anche se il tempo passato è poco il
prodotto finale è come sempre di ottima fattura.
Molte delle canzoni presenti non sono nuove composizioni ma registrazioni di canzoni composte prima del
debut "…En Their Medh Riki Fara…" ma che non furono registrate perchè i mezzi a disposizione non
avrebbero reso giustizia ai pezzi. Infatti in un pezzo come l'estrema "Of Forest Unknown" si sente la prima
anima dei Falkenbach, quella dalle marcate venature black, e a farla da padrone è per una volta lo scream,
quasi totalmente scomparso nell'ultimo album "Ok Nefna Tysvar Ty". Molto più vicina al nuovo corso è
l'opener "Heathen Foray" così come "Hávamál", in cui il cantato pulito di Vatryas Vakyas ci trasporta ancora
una volta in mezzo ai fiordi. "Roman Land" e "Laeknishendr" (riregistrazione di una track già apparsa sul
primo album) riprendono il lato più estremo del gruppo, nel quale però rimane intatta l'epicità e l'influenza
folk, creando dei pezzi più marziali e diretti ma al tempo stesso incredibilmente epici. Lo stesso stile viene
mantenuto anche in "Heralder" anche se è un pezzo più lento, in cui le tastiere tornano protagoniste.
Notevole la più oscura parte centrale (che rimanda molto all'album "Magni Blandir Ok Megintiri"), con uno
stacco di violino dal sapore molto folk.
La qualità del prodotto è come sempre altissima, forse questa volta più vario degli altri ma non per questo
meno epico o meno viking o meno Falkenbach. Vatryas è ormai un maestro di questo suo Skaldic Metal
come lui ama definire la sua musica ricoscibilissima tra mille altre in campo viking. Ottima anche la
produzione, non un suono finto ma bello vivo e potente, che ben si addice alla musica.
Se siete già fan dei Falkenbach, come avrete capito, non rimarrete sicuramente delusi da questo prodotto,
se non avete mai sentito il gruppo in questione questo è sicuramente un buon prodotto col quale iniziare.
Nell'edizione limitata in un'ottima e curatissima confezione digipack è disponibile anche una bonus track dal
titolo "Gjallar".
Recensione di Simone Bonetti
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