Questo gruppo vede la luce nel 2003 dall’unione di componenti proveniente da due band: i Tornado e i Twilight Zone.
Dopo aver composto alcuni brani alla fine del 2003 si decide di incidere il primo demo Deny Religion mentre nell’inverno del 2005 è il turno di “Davanti a questo specchio”, quattro brani con il cantato interamente in italiano.
In apertura troviamo la canzone che dà il titolo al disco, un arpeggio di chitarra che ci accompagna a incontrare la voce, un timbro generalmente alto che mi piace veramente poco e che riesco ad apprezzare un minimo solamente quando resta più basso.
Analizzando in generale i brani devo dire che per quel che riguarda l’aspetto compositivo ritengo che questa band sia molto scadente, le parti strumentali proposte non presentano nulla di originale, la personalità è pari a zero e le linee vocali sono a volte accettabili e a volte pessime, come nel caso di “Canzone di rabbia”.
In “Il castello del tempo” possiamo ascoltare una parte dell’arpeggio fotocopiata direttamente da “The Call of Ktulu” dei Metallica.
Gli assoli si rivelano essere mediocri in quanto a creatività e nelle prime due canzoni sembrano messi lì come se fossero parti a sé completamente slegate dal resto del pezzo.
Purtroppo non sono riuscito a dire molto riguardo a questo demo, soprattutto perché lo stimolo musicale per scrivere qualcosa di interessante manca totalmente.
Sito web: www.bullettraint.it
Recensione di Mattia Berera
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.