Spesso capita di dover fare qualcosa di sgradevole come ad esempio la recensione di questo album degli Ensoph. Nati nel 1997 dalle ceneri degli Endaymynion, nel 1998 registrano il loro primo mcd contenente tre canzoni. Nel 2000 avviene un cambiamento di formazione ed esce un nuovo promo il quale permette alla band di poter registrare il primo album e pubblicarlo l’anno seguente. Ora gli Ensoph ritornano con il loro ultimo lavoro dal titolo “Opus Dementiae - Per Speculum Et in Aenigmate”. Podotto dalla Cruz Del Sur contiene sette nuove canzoni e tre tratte dal promo del 2002, remixate e rimasterizzate. Dopo un intro troppo poco metal parte un riff accettabile il quale però viene subito rovinato dall’ entrata della voce e di altri effetti. Sperando in un fututro migliore mi accingo ad ascoltare “In the Flesh (Visione della Passione)”, ma non posso dire di sentirmi eccessivamente rallegrato anche se questa seconda canzone é più articolata e presenta anche delle parti più tranquille rispetto al motivo precedente, parti ascoltabili, la voce é pulita e non fastidiosa come in altre pezzi. In “Sophia’s Fall” si può salvare un riff ma non di più. La quarta traccia si aggiudica il titolo di miglior canzone del cd, la quale comunque non é priva di parti prodotte al computer. In “Salmo a Nessuno” si sentono voci che recitano in italiano accompagnate da una monotona basa piena di effetti elettronici. Proseguo con difficoltà fino alla fine del disco, mancanza di assoli, il suono é troppo finto e pochissime parti che potrebbero assomigliare ad un lontano parente del metal. Concludendo direi che “Opus Dementiae - Per Speculum Et in Aenigmate” non lo aggiungerei alla mia collezione.
Recensione di Mattia Berera
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.