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Eyeconoclast - "Clustered Dead Ending Corridors" (Autoprodoto/***)

Line up:

Synder – vocals
The Elder – guitar
Saul – guitar
Eddu – bass
Mauro - drums
 

voto:

7
 

recensione

Gli Eyeconoclast sono una band formatasi nel dicembre del 2002. Al suo attivo ha già ben un EP - Cursors EP -, e due promo: Binary encoded sunset ed il qui presente Clustered dead ending corridors.
La band ha trascorso questi ultimi tre anni svolgendo un intensa attività live che li ha portati a suonare perfino coi leggendari death metallers Dismemeber. Purtroppo la storia degli Eyeconoclast é stata contrassegnata da vari cambiamenti di line up. Ma tutti questi cambi di formazione, non hanno certo tolto ai nostri la voglia di fare musica.
Prima si è accennato ad un concerto eseguito come spalla ad un famoso gruppo death, questo è un piccolo indizio per cominciare a capire di quale genere si occupa il quintetto. Esatto, bravi avete indovinato: gli Eyeconoclast fanno proprio death metal. e Clustered ending corridors è un vero e proprio gioiellino. Il sound di questo promo è bello spesso, potente e veloce. Le cavalcate chitarristiche sono sostenute e molto tecniche. Il singer Synder sa destreggiarsi egregiamente sia col growl che con il cantato pulito. La batteria è onnipresente ossessiva e ultra veloce. In questo lavoro, si mescolano alla perfezione le due scuole principali del death metal: quella americana e quella scandinava. nei primi tre pezzi, si sente sopprattutto la prima, più pesante ed aggressiva. Con accenni pure al bel thrash dei Nuclear assault (sopprattutto nei reef). Mentre gli ultimi due brani del disco, pescano ad ampie mani nel melodic death metal scandinavo. Con accenni ai ritmi orecchiabili e belli dei Children of bodom. Questa influenza la si trova sopprattutto nella ben riuscita Axiom of the dyode gods. Questa song ha uno splendido ritornello facilmente assimilabile e dunque facilmente headbangerabile.
Il promo contiene cinque brani ma supera di poco i 21 minuti, indi le canzoni sono tutte abbastanza lunghe. Ma la lunghezza dei ogni singolo brano, non leva nulla al lavoro complessivo. Gli Eyeconoclast hanno saputo creare un sound sempre fresco e nonostante la durezza, non è mai troppo pesante e l’ascoltatore non si sente oppresso. Questa è un'altra caratteristica del death scandinavo rispetto a quello americano più pesante ed opprimente. L’accessibilità di ascolto a questo disco è anche facilitata da quello che ho accennato sopra: a tre canzoni belle massicce quali le prime tre, ne sono state accodate altre due dove si è morso un po’ il freno. Grazie a ciò il disco non è ripetitivo e quando è finito lo si riascolta più che volentieri una seconda e perché no, magari pure una terza volta. Questi ragazzi non hanno sicuramente inventato nulla di nuovo, ma non si può negare che abbiano saputo amalgamare elementi già esistenti per creare un bellissimo disco. In fine parliamo della produzione. Clustered dead ending corridors è stato prodotto come il suo predecessore negli 16th Clear Studios appartenenti al chitarrista Saul. E data la qualità del suono, devono essere dei gran buoni studi di registrazione.
Questo disco è consigliato a tutti coloro che amano il death metal.

Recensione di Elisa Mattei

tracklist

  1. Clustered dead ending corridors
  2. Overload 5790
  3. Speed light trauma for recostruction
  4. Axiom of the dyode gods
  5. Cursor

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