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Iron Fire - "Revenge" (Napalm Records/Audioglobe)

Line up:

Martin Steene - vocals
Mads Korre Andersen - guitars
Martin Lund - bass
Jens B - drums
 

voto:

7
 

recensione

Era da parecchio che non recensivo più un album power metal, forse anche per questo quando ho inserito per la prima volta nel lettore questo "Revenge" quasi sono rimasto sorpreso per la freschezza di questo terzo platter dei danesi Iron Fire.
L'album è il primo sotto Napalm Records e suonato da una line up rinnovata per 4/5, della formazione originale resta solo in vocalist Martin Steene.
Il tema affrontato da questa formazione attiva del 1999 viene direttamente ripescato dagli anni '80 riprendendo la famosa saga di Conan il Barbaro.
Dal punto di vista stilistico non ci troviamo davanti a niente di nuovo l'influenza principale è quella power metal anche se trovo riduttivo etichettare a priori questo "Revenge" solo ad un filone musicale; forti richiami a sonorità heavy più classiche sono presenti in deverse tracce come ad esempio "Metal Messiah", mentre nei brani più veloci la matrice power è indubbiamente predominante.
Interessante come la proposta in "Whirlwind of Doom" un mid tempo dalle atmosfere evocative.
In questo caso ho apprezzato anche la classica ed immancabile ballad, cosa che non mi capita molto spesso forse perché "Savage Prophecy" più che una ballad vera e propria ha più le parvenze di una lento epico dalle forti tinte manowariane.
Ancora in debito con la epic metal band americana è "Stand as King", se l'originalità viene meno bisogna prendere atto delle atmosfere ricreate.
Si ritorna invece in ambito puramente power con "Alone in the Dark" buona canzone rovinata da un coretto scontatissimo e a tratti un pò pacchiano. Interessanti invece i brani in chiusura "Icecold Arion" e "Break the Spell", ballad stupendamente interpretata da Steene la prima, degna chiusura di un buon album metal, la seconda con le chitarre in primo piano a farla da padrona anche in questo caso ottima prestazione volcale del front man.
Buona quindi la prova dei danesi, che con un pò di impegno in più e magari un pizzico di fortuna, dimostrano di avere le potenzialità per uscire dall'anonimato di un genere che negli anni si è notevolmente inflazionato.

Recensione di Paolo Manzi

tracklist

  1. Wings of Rage
  2. Ironhead
  3. Metal Messiah
  4. Whirlwind of Doom
  5. Savage Prophecy
  6. Fate of Fire
  7. Stand ad King
  8. Brotherhood of the Brave
  9. Alone in the Dark
  10. Mindmachine
  11. Icecold Arion
  12. Break the Spell

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