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recensione

Devo essere sincero : recensire questo disco degli italianissimi “Il maniscalco maldestro” è stata una impresa non certo facile, non perché non sia un buon lavoro ma perché forse è fin troppo avanti come lavoro. Cosa intendo ? Intendo che la proposta musicale del quartetto toscano è talmente vasta e sperimentale da lasciare talvolta basito il sotto scritto, che certo non è abituato a certe sonorità ..o almeno non è abituato a sentirle espresse nello stesso disco.
Nel loro ultimo lavoro la band riesce a mixare in maniera eccellente prog rock italiano anni ’70 con parti psichedeliche, ma anche passaggi cross over, blues e jazz …ma non tralasciando anche i vasti campi dell’heavy metal/hard rock e dello stoner ( per esempio la opener “miscuote … mincanta” è molto in sapore Queen of the Stone Age ). In alcuni passaggi si sente l’influenza di band come Primus ..ma con questo non dico siano dei meri plagiatori, anzi! La band riesce a sviluppare un proprio stile molto accattivante …Eccezionali i passaggi folk …
Insomma non certo sono stati i primi a fare questi esperimenti ma molte volte ho trovato solo delle accozzaglie mal costruite … mentre in questo caso posso solo fare i miei complimenti ! Un disco che si mantiene per tutta la sua durata ad un livello alto ,senza cadute o picchi altissimi, piacevole. Se dovessi indicare le canzoni più interessanti e che mi hanno maggiormente colpito direi senza dubbio “geometria affabile” e “distanze” (dove il sapore folk fa da padrone, con un fantastico tempo in ¾ che riesce a trasportare l’ascoltatore e farlo danzare … )
Per quanto riguarda la produzione è buona, con suoni azzeccati anche se non mi fanno certo impazzire …ma questa è questione di gusti e intenti !
Cosa non meno importante : i ragazzi sanno suonare e hanno buon gusto ..elemento da non scartare di questi tempi …
Certo il disco non è di facile ascolto (magari non adatto mentre si sta lavorando, perché merita attenzione per assorbirlo al meglio ), è adatto ad un pubblico appassionato di sperimentazione e di sonorità tanto ricercate quanto particolari, ma mi sento di consigliarlo anche a chi è estraneo a determinate sonorità … potrebbe, come il sottoscritto, rimanerne piacevolmente colpito. Disco GENIALE; tanto per intenderci era dai tempi dei Quintorigo che non trovavo tanta originalità “made in Italy”!
Vi invito inoltre a dare una occhiata al sito della band ..molto in tema con la musica proposta! Consigliato.

Recensione di RIG ap BRIG

tracklist

1. Miscuote...mincanta
2. Carta-stagna
3. Metamorfosi plausibile
4. Ego
5. L'età del bisturi
6. Fase 5: metabolismo
7. Anima dolosa
8. Geometria affabile
9. Giro immobile
10. 8 di mattina
11. Distanze
12. Silenzio di cartapesta