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recensione

Ecco pronta una nuova gemma incastonata nella roccia. Questa nuova creatura di Chris Squire, fondatore degli storici Yes, e antecedentemente ideatore dei The Syn in compagnia del singer Stephen Nardelli, che dopo 40 anni ritrova la compagnia del cantante e degli altri membri originali per dare luce ad un nuovo prezioso lavoro di rock progressivo dal titolo “Syndesctructible”.
Le melodie avvolgenti rimandano subito i pensieri agli intramontabili anni 70, i suoni in particolare sono adatti ai cuori più nostalgici, intrecci vocali avvolgenti si intersecano per tutta la durata dei lunghi brani e come accade nel prog più emotivo, se dietro agli strumenti non si trovano solamente “macchine” dalla tecnica inaudita, il prodotto è un susseguirsi di melodiche emozioni, orecchiabili ed affascinanti.
Queste sono melodie di chi sembra aver fermato il tempo, ma lontane da quell’odore stantio di vecchio e trito, fresche ed avvolgenti magie sonore che sembrano dislocate nell’epoca, a proprio agio sedute in qualsiasi tratto di una sottomessa linea del tempo, e con estrema maestria i nostri sempre giovani anziani musicisti sembrano con noncurante semplicità dettar insegnamenti di classe e perizia, rammentando quanto nella musica sia sempre fondamentale emozionare, per vivere costantemente nel cuore delle persone.

Recensione di Davide Magatelli

tracklist

1. Breaking Down Walls
2. Some Time, Some Way
3. Reach Outro
4. Cathedral Of Love
5. City Of Dreams
6. Golden Age
7. The Promise