Fedeli al più puro death metal fino alla fine, noncuranti di qualsiasi moda o tendenza, ecco che i Sinister tornano alla ribalta dopo ben tre anni di silenzio! Effettuate le consuete operazioni di restyling della line-up (via la cantante Rachel, via il chitarrista Bart, poi rimpiazzato da Pascal a sua volta rimpiazzato da Alex) a seguito del luttuoso split in seguito all’uscita del precedente Savage Or Grace, la band olandese torna a tra le braccia della Nuclear Blast per far parlare ancora di se’, e per riuscire nell’impresa di riconquistare i fans ha scelto nientemeno che un lavoro chiamato Afterburner.
A noi tocca dunque il compito di prendere atto di questo ritorno, e di salutarlo nel migliore dei modi: Afterburner, l’ottavo album firmato Sinister, è un’ottima prova di death metal canonico, e farà certamente la felicità dei puristi del genere.
La voce di Aad Kloostenward, brutale ma pulita, si adatta alla perfezione alle atmosphere fabricate dalla chitarra di Alex Paul: da questa alchimia nascono brani da tenere presenti, come “The Grey Massacre”, “Men Down” , la stessa titletrack “Afterburner”, “Into Submission”.
Non conoscendo profondamente i Sinister, la mia analisi non puo’ che fermarsi qui, ma non posso fare a meno di concludere che, per quanto magari sia eccessivo qualificare questo lavoro come masterpiece (capolavoro) del genere, siamo comunque di fronte a un album da tenere nella dovuta considerazione, e, soprattutto, assolutamente da ascoltare!
Recensione di Tiziana Ferro
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