E’ davvero singolare il fatto che gli Impaled Nazarene siano una band nota nel mondo del metal estremo, ma nel contempo sconosciuta per molti aspetti: ne sono una prova la relativa difficoltà di reperire informazioni sul loro conto, e una sorta di reticenza nel definirne la musica. Persino la casa discografica di appartenenza, la Osmose, li etichetta semplicemente come “extreme metal band”,sebbene nella scheda figuri un “black/death”.
Ebbene, dopo ripetuti ascolti di questo nuovo album mi accorgo che in effetti risulterebbe impossibile spiegare in modo completo l’essenza della musica del quintetto finlandese: ritmi acceleratissimi, voce secca e maligna, tematiche che spaziano dalla guerra al velatamente satanico…insomma, ce n’è davvero per tutti!
Pro Patria Finlandia, l’ultima release firmata Impaled Nazarene, è perfettamente in linea con le caratteristiche sopra descritte, ed ancora una volta, come si evince dal titolo falsamente patriottico, si tratta di un lavoro che ha come filo conduttore la guerra. Quattordici brani della durata media di tre minuti raccontano in modo crudelmente ironico episodi militareschi, a cominciare da “Weapons To Tame a Land” e continuando con “One Dead Nation Under Dead God”, a mio parere una delle tracce più riuscite, “For Those Who Have Fallen” dotata di intro con tanto di spari, “This Castrated World”, “I Wage War”.
L’ascolto scorre tranquillamente, poiché il ritmo delle canzoni è sempre incalzante, veloce quasi come nella migliore tradizione thrash (alla quale trovo che gli Impaled Nazarene siano molto vicini), ma nello stesso tempo accattivante, grazie alla voce abbastanza chiara e a delle belle intuizioni per quanto riguarda le chitarre.
Forse, però, basare un intero album sulla velocità, per quanto d’effetto, puo’ non risultare una scelta totalmente indovinata, in quanto la sostanziale omogeneità delle tracce, spezzata solamente dalla breve strumentale “Leucorrhea”, rende spesso difficile indovinare il passaggio da un brano all’altro, cosa che si sarebbe potuta evitare introducendo qualche rallentamento per permettere all’ascoltatore di orientarsi in questa confusione sonora.
Nonostante questa puntigliosa osservazione, non posso fare a meno di esprimere la mia approvazione per questo ennesimo lavoro di questa extreme metal band finlandese attiva sulla scena da ben 16 anni, e di raccomandarlo non soltanto ai fedelissimi, ma anche ai novizi, che possono approfittare di quest’album come punto di partenza per accostarsi alla musica degli Impaled Nazarene.
In chiusura, una nota sull’artwork, di ovvio stampo patriottico come il titolo dell’album, eppure così squisitamente stridente con il tono della musica!
Recensione di Tiziana Ferro
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.