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Nashville Pussy - "Get Some" (SPV /Audioglobe)

Line up:

Blaine Cartwright - vocals, guitar
Ruyter Suys - lead guitar
Karen Exley - bass
Jeremy Thompson - drums
 

voto:

8
 

recensione

Questo disco devo ammetterlo trasuda alcool in ogni sua singola parte, a volte credo sia possibile ubriacarsi solamente guardandolo, ma quello che è certo è l’ immediato inebriarsi all’ ascolto sin dalla prima nota di questa valanga di sesso alcool e dannato rock and roll.
Get some, questo il nome scelto dal gruppo per dare appellativo al loro nuovo lavoro tutto fuoco e fiamme, non i stupirei di vedere fiumane di birra e whisky uscire dalle casse, il luogo dove ti trovi appena i riff taglienti di chitarra imperversano, non è più la tua dolce cameretta, il tuo locale preferito per isolarti con dell’ ottima musica, ma un vero bordello fatto di donne nude e provocanti, uomini assetati e viceversa in un caos totale in cui a dettare legge è solo un potente rock che sembra voler urlare al mondo di fottersi perché non vuol conoscere fine ne resa, e questo lo si trova spesso anche nelle parole della bassista Karen, che pare davvero vivere secondo il proprio credo dedicando anima e corpo alla band e allo stile di vita on the road.
Provocanti, spietati,volgari, diretti come un pugno in pieno volto, inebrianti questo e molto altro sono I Nashville Pussy, e questa loro fatica sarà sicuramente la colonna sonora per gli amanti di party alcolici e conditi di pepe (senza riferimenti alla birra di capodanno Tomaux n.d.a.), quando la musica deve essere al punto giusto rude , graffiare e travolgere, quando le liriche sono provocazione, quando serve una voce che voglia esprimere il lato più burbero e violento di un umanità stanca che necessità sfogo beh GET SOME è il disco perfetto, perfetto per un’ ottima produzione, per la freschezza dei brani, e in campo rock and roll non è certo semplice scrivere brani diretti e travolgenti che non siano allo stesso tempo scontati, perfetto per il suo volerti prendere per una mano e trascinare in un mondo davvero di perdizione alcolica, quindi l’ unico rischio quando metterete questo disco nel lettore è solamente quello di diventarne dipendenti.

Recensione di Davide Magatelli

tracklist

  1. Pussy Time
  2. Come On Come On
  3. Going Down Swinging
  4. Good Night For a Heartattack
  5. Hate and Whisky
  6. Lazy White Boy
  7. Hell Ain't What It Used to Be
  8. One Way Down
  9. Raisin Hell Again
  10. Atlanta's Still Burnin
  11. Nutbush City Limits
  12. Meaner Than My Mama
  13. Snowblind

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