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Jadis - "Photoplay" (SPV/Audioglobe)

Line up:

Gary Chandler - guitar, vocals
Steve Christey - drums, percussion
Martin Orford - keyboards, backing vocals
John Jowitt - bass
Guest: Steve Thorne - backing vocals
 

voto:

6
 

recensione

I fans dei Jadis sono abituati ad aspettare un bel po’ tra un album e l’altro, e Photoplay non ha fatto eccezioni. Questa volta, infatti, Gary Chandler, cantante, chitarrista e compositore della band ci ha messo tre anni per riuscire a dare un successore al precedente album Fanatic. Il risultato ottenuto, però, vale l’attesa, soprattutto grazie al feeling trascinante delle prime tracce, come “There’s a Light”, giocata sull’alternanza di parti atmosferiche tipicamente Pink Floydiane e momenti più diretti, scanditi dai temi di chitarra. Il secondo brano, “What goes around” (che ricorda molto una versione AOR dei Marillion!), è leggermente più statico, ma non per questo sprovvisto di fascino, conferito dagli inserti elettronici che accompagnano i riff distesi ed avvolgenti. La canzone più incisiva dell’album è sicuramente “Asleep in My Hands” che spinge sull’acceleratore fornendo con un impianto molto hard rock e con dei riff molto orecchiabili un ritmo veramente incalzante. Purtroppo non riesce ad essere così incisiva “Standing Still”, forse il pezzo meno riuscito fra tutti, questa canzone viaggia incerta su una fusione tra Pop e Psichedelica e da forse troppo spazio a un organo cupo e a una batteria fredda al punto da sembrare campionata.
Da qui in poi i brani che si susseguono perdono la brillantezza iniziale, nonostante i Jadis presentino validi pezzi come l’inusuale “Need to Breathe”, più connesso alle tarde produzioni di Marillion e Pallas e il convincente “Please Open Your Eyes”, non lontano dalle soluzioni degli artisti americani d’ultima generazione, quali Spock’s Beard e il progetto solista di Neal Morse, l’economia dell’album non riesce più a convincere.

I Jadis hanno prodotto una discografia all’insegna del neo prog con chiari riferimenti ai classici come Yes e Pink Floyd. Photoplay ha la caratteristica di avere grandi melodie, ma poche idee nuove, è un disco ottimo per gli amanti del genere che lo troveranno molto piacevole, ma purtroppo non aggiunge molto a quanto altri hanno già saputo offrire.
Abbiamo, infatti, un gruppo, ormai addirittura al suo sesto album, che sa suonare bene e che offre un prog di ottima fattura, solo non ha un songwriting abbastanza ispirato per superare la media delle uscite di questo genere, peccato.

Recensione di Tommaso Bonetti

tracklist

  1. There's a light
  2. What goes around
  3. Asleep in my hands
  4. Standing still
  5. I hear your voice
  6. Make me move
  7. Who I am
  8. Need to breathe
  9. Please open your eyes
  10. All you've ever known
  11. Photoplay

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