Signori e signore cominciate a tremare: il signore dei vampiri è tornato con il suo regno di tenebra. Ebbene sì, quello che sto per recensire è la nuova creatura degli Shadowreign, gruppo capitanato da Lord Vampyr, ex leader carismatico dei Thatre Des Vampires. Con questo nuovo album, che è la prima parte di un concept basato su un’ipotetica città futuristica popolata da vampiri, le sonorità del gruppo si spostano sui lidi del Death Metal di chiara matrice americana ma con forti influenze Thrash Metal. Sin dalle prime note di “Bloodmaster”, l’ascoltatore potrà avere un’idea di ciò che lo aspetta: riff di chitarra potenti, assassini ed ossessivi, ritmi spaccaossa che non danno tregua, liriche demoniache ma la tempo stesso accattivanti. E la devastazione continua con una serie di brani di una potenza a dir poco devastante: “Cult Of Lilith”, “Salvation”, “Far Away From The Sun”, “Bloodcity”, “The Cainian Brotherhood”, “Section 9-99”, “My Destination” e “Dawn Of Rebellion”, pezzi che alternano dei passaggi molto atmosferici a ritmi cadenzati ma al tempo stesso carichi di energia e di cattiveria. Il gruppo si concede una divagazione strumentale con lo struggente “Reflections”, un pezzo che con la sua melodia e la sua atmosfera dona un momento di tregua alle orecchie del povero ascoltatore.
Bisogna dare merito all’eclettico e geniale leader del gruppo per essere riuscito ad amalgamare dei generi musicali diversi tra loro in maniera così efficace e perfetta. Se proprio dovessi trovare un difetto a quest’album, dovrei sottolineare che, a volte, il suono un po’ “ovattato” non rende pienamente giustizia alla perizia che i musicisti hanno messo nell’esecuzione dei brani. Comunque questo è un gruppo che va sostenuto e che, spero, potrà avere un futuro roseo.
Recensione di Donato Tripoli
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