Questa band nacque nel 1996 come side-project thrash/death dei chitarristi degli In Flames (Jesper Stromblad e Glenn Ljungström) ai quali si affiancarono Jocke Gothberg alla voce e Hasse Nillsson dietro le pelli. Nel 2002 rilasciarono il loro primo cd "Silent Night Fever" e ora esce questo nuovo "This is Hell" che vede l'inserimento del nuovo chitarrista Daneil Antonsson (e il passagio al basso di Jesper).
Questo disco è una mazzata death/thrash di dimensioni veramente imponenti. Dopo un'intro (veramente inutile secondo me) parte l'autointitolata Dimesion Zero che subito ci colpisce grazie a dei riff thrash supportati in maniera egregia da un batterista che brilla per potenza più che per tecnica. Il cantato è in tipico stile death e si adatta perfettamente alla proposta del gruppo. Nella terza traccia (Immaculate) si notano alcune minime somiglianze con gli In Flames ma il pezzo è molto più orientato a spaccare e ha arrangiamenti molto più scarni rispetto a quelli del gruppo madre di Jesper, che fanno risaltare la cattiveria contenuta in qyeste canzoni. Le parti melodiche son veramente poche, qualche piccola linea nei ritornelli e un semi-arpeggio in Into and out of the Substence (che può essere considerata l'unica canzone melodica presente), il resto è puro thrash con qualche piccolo accenno death e al black. Le ritmiche serrate di canzoni quali The Final Destination o di This Light rendono queste canzoni autentici macigni che dal vivo devono fare veramente dei macelli.
In conclusione un album sicuramente non innovativo ma comunque molto ben studiato, concepito e soprattutto ottimamente registrato con delle canzoni in grado veramente di spaccare tutto. La quasi nullità di soli o comunque di arrangiamenti complessi rende quest'album molto veloce da apprezzare rimanendo comunque un album longevo. Qua e là si sentono alcune somiglianze con gli In Flames, ma comunque è una cosa molto contenuta.
Recensione di Simone Bonetti
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