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recensione

Fortuna ha voluto che, giusto poco prima di ricevere questo mini album, abbia avuto modo di ascoltare (e, in alcuni casi, apprezzare) molte band per così dire “ibride”, così da arrivare “preparata” al momento in cui avrei dovuto recensire il lavoro dei britannici I-Def-I.
Ed in effetti, Bloodlust Casualty, nonostante la veste grafica di sapore gotico- romantico, è un lavoro che coniuga elementi presi dall’emo-core e dal crossover.
Ora, so benissimo che molti lettori, appena si imbatteranno nei due termini che ho appena citato, abbandoneranno altezzosamente questa recensione, o si chiederanno cosa ci faccia un album del genere in un sito che si occupa di metal, ma la scena musicale è formata anche dalle contaminazioni, e direi che gli I-Def-I in questo rappresentino un esempio emblematico.
All’ascolto delle sei tracce che compongono il mini-cd, il primo nome che viene in mente è quello degli americani My Chemical Romance, la cui somiglianza è facilmente rintracciabile nelle sonorità di stampo emo-core presenti in pezzi come “The Hourglass Turns”, la titletrack “Bloodlust Casualty” e “Sorrow Reigns This Day”; per le tracce rimanenti, che potremmo definire più “pensanti”, il riferimento è ai gruppi crossover di recente formazione, quindi Raunchy, Mnemic e affini.
Infine,il tentativo di dare a Bloodlust Casualty l’aspetto di un album serio, orientato verso temi drammatici, dall’artwork alle liriche, è quanto di più stridente possa esserci, ed i vari inserti melodici, particolarmente evidenti in “The Last Element of Doubt”, non bastano certo a determinare il mood generale del lavoro.

Recensione di Tiziana Ferro

tracklist

1. Devil In The Vein
2. The Hourglass Turns
3. Bloodlust Casualty
4. Sorrow Reigns This Day
5. The Last Element Of Doubt
6. Red Light On The Murder