Devo premettere che ho aspettato molto a scrivere questa recensione perché mi è stato molto difficile classificare la musica dei Delyria, quintetto toscano di recente formazione eppure sufficientemente maturo da sfornare un demo così vario e composito come At The Wane Of The Sun. Eppure, probabilmente per il fatto che tutti e cinque i membri provengono da lunghe esperienze musicali, seppure diverse tra loro, posso dire che non siamo di fronte ai primi venuti, ma ad un gruppo che ha davvero moltissimo da comunicare.
Basta ascoltare le quattro tracce proposte per comprendere quanto detto finora: le canzoni, tutte di una media di quattro minuti, sono molto più che un saggio di death metal, sono un intarsio di death, un po’ di thrash, riff melodici (come l’inizio orientaleggiante della titletrack “At The Wane Of The Sun”), cambi di ritmo. Il cantato è secco, la batteria svolge un ottimo lavoro sia nelle parti lente che in quelle più veloci, assecondando molto bene le chitarre.
Nonostante queste pregiabili caratteristiche, però, l’ascolto risulta essere fin troppo complesso, e le tracce, composte più o meno allo stesso modo, rischiano di confondersi tra loro, non permettendo la memorizzazione. Più volte ho smesso l’ascolto cercando di ripensare a quanto stavo ascoltando, ma non riuscivo a memorizzare nulla, tranne il lungo assolo “immortaaaaaaality” presente nell’ultima traccia “Against Blood”. Ecco l’unico punto debole della band, che dovrebbe a mio avviso puntare a differenziare un po’ di più i diversi pezzi per non rischiare di cadere nell’effetto del “tutto uguale”.
Recensione di Tiziana Ferro
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