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Disagio - "Wildroar" (autoprodotto/***)

Line up:

Savino – Voce/Chitarra
Davide – Chitarra
Barbe – Basso
Roby – Tastiere
Ferro - Batteria
 

voto:

7
 

recensione

Terzo demo per i Disagio, band attiva sin dal lontano 1993. il primo vagito del gruppo vede la luce nel 1994 con il demo Onnipotence Delirium. Dopo aver affrontato un’intensa ed estenuante attività live, nel 2000, dopo vari cambi di formazione, la band pubblica il suo secondo demo Come with me. Nonostante i cambi di formazione ed i problemi che ne sono seguiti, i Disagio non si sono persi d’animo ed anzi hanno continuato a suonare la loro musica, una miscela letale di Death Metal melodico e di Thrash Metal anni ’80. L’apertura delle danze è affidata ad “Insanity”, il cui intro molto melodico ed atmosferico funge da tappeto sonoro per l’irrompere maestoso delle chitarre di Savino e Davide.si prosegue alla grande con “May Your Sadness Never Die”, uno splendido brano che alterna riff potenti ed aggressivi a parti melodiche e quasi cadenzate. Ed ecco che un maestoso assolo di chitarra ci introduce ad “Eternal Rover”, altra mazzata sonora senza precedenti che, con i suoi riff taglienti ed assassini, non concede la minima tregua alle orecchie dell’ascoltatore. Segue a ruota “I Win”, altro bel pezzo caratterizzato da delle ottime liriche (bello l’intermezzo parlato che comincia quasi come una preghiera per terminare in un grido di disperazione) e da dei riff che lo rendono accattivante, orecchiabile ma soprattutto non scontato. Ma la vera perla dell’album è “Green Man”, pezzo che chiude il demo, magistralmente introdotto da un arpeggio di chitarra che accompagna un piccolo assolo di flauto. Poi, con l’entrata delle chitarre, il ritmo si fa più potente ma allo stesso tempo carico di tristezza e malinconia. Completa il tutto lo splendido cantato di Savino, la cui ugola, accompagnata dall’angelica voce femminile di Denise, dà ad ogni singola nota una connotazione cromatica veramente unica ed inimitabile. Questo è un demo suonato in maniera egregia e prodotto in maniera a dir poco eccellente. L’unico appunto che devo fare riguarda la prestazione del batterista che risulta essere troppo fredda e non rende giustizia all’opera del resto del gruppo. Ma nonostante questo piccolo appunto, questo è un album che posso tranquillamente consigliare praticamente a tutti, dato che la proposta musicale del gruppo non è il solito, stereotipato Death Metal, ma è molto varia ed alterna dei momenti di pura aggressività e potenza ad altri molto più introspettivi ed atmosferici. Non resta che aspettare il prossimo demo della band o, meglio ancora, il loro debutto discografico, dato che, a mio modesto parere, i Disagio sono pronti per il “grande balzo”.

Recensione di Donato Tripoli

tracklist

  1. Insanity
  2. May Your Sadness Never Die
  3. Eternal Rover
  4. I Win
  5. Green Man

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