Che dire degli Incapacity? Che quando mi sono trovata per la prima volta tra le mani il promo di 9th Order Extinct ho fatto difficoltà a decifrare il monicker? Che i membri che hanno dato vita alla band, dopo un lungo travaglio, hanno militato in gruppi come Solar Dawn, Edge Of Sanity, Facebreaker, Carnal Forge? Che si tratta di un progetto tutto svedese, curato nei minimi dettagli dagli stessi produttori di Nasum, Krigshot, The Project Hate, Rotten Sound, che il mastering è stato curato da Peter In De Betou (Dimmu Borgir, Dismember, Grave, Edge Of Sanity, Hypocrisy…)?
Potrei effettivamente dire tutto questo, ma sono fermamente convinta che snocciolare nomi di gruppi e produttori non basta per dare un’idea completa di quello che in realtà è un gruppo. Non una parola sui suoni, sul concept dell’album, sulle liriche. In sostanza, dovrei consigliare l’ascolto di quest’ album solo in vista delle referenze.
E invece non lo farò.
Vi dirò che 9th Order Extinct è un lavoro death- brutal, il cui intento principale è essere aggressivo; per cui, growl a volontà e batteria che viaggia sono gli ingredienti principali. Di aggressività, odio (soprattutto verso la religione) e brutalità gli Incapacity certamente ne hanno da vendere, e sfornano alcune tracce veramente degne di encomio, come “File Under Torture”e la velocissima “Cross Fixed”, ma il lavoro nel complesso non brilla sicuramente per originalità, un difetto comune nel genere. Solita sensazione di “già sentito”: prendete i Cannibal Corpse, mescolateli assieme alle sonorità dei primi Testament, shakerate con i Morbid Angel, aggiungete Krisiun e Vomitory a piacere ed ecco gli Incapacity!!!
Solita, inevitabile conclusione: consigliato solo ai veri appassionati del genere, in quanto avvezzi alla monotonia.
Recensione di Tiziana Ferro
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