Cari amici di Holy Metal, quello che ho tra le mani è la nuova creatura degli Head Control System, progetto nato dalle menti geniali di Daniel Cardoso (leader di Sirius e Re-aktor) e Krystoffer “Garm” Rygg (leader di Arcturus e Ulver). Murder Nature è la perfetta combinazione di rock progressivo e psichedelia, di melodia e ritmo, di genio e sregolatezza. È un album splendidamente suonato e con degli arrangiamenti a dir poco sontuosi.
Sin dalle prime note l’ascoltatore sarà travolto dalle sonorità del gruppo che, se, da un lato, grazie alla presenza di controtempi spezzati e riff travolgenti, richiamano le sonorità che hanno reso celebri gruppi come Tool, Machine Head e Nevermore, dall’altro si avvicinano molto, nella continua ricerca di armonie vocali e ricami tastierstici molto progressive, allo stile delle produzioni soliste di Devin Townsend. Il tutto impreziosito da dei richiami allo stile industrial (quello dei Killing Joke).
Una citazione a parte merita il brano strumentale “Watergate”, in cui è possibile riconoscere una forma, molto allucinata, di Space Rock. Unico neo di un album praticamente perfetto è dato dal fatto che i due musicisti si sono fatti un po’ prendere la mano e sono caduti nel narcisismo estetico, finendo per suonare una musica fin troppo perfetta che, alla fine, risulta vuota.
Murder Nature è un prodotto che può essere consigliato ai cultori della musica, ma che, data la proposta musicale fin troppo ricercata e tecnica, potrebbe risultare di difficile assimilazione per coloro che sono abituati ad ascoltare generi musicali “Easy listening”.
Recensione di Donato Tripoli
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