Gli Hateprofile nascono nel 1998 da Amon 418 (Hrtus Animae) come valvola di sfogo per i suoi
istinti musicali e lirici. Dopo aver provato ad avere una line-up stabile Amon 418 ha deciso
di fare tutto da se utilizzando alcuni session member per registrare alcune parti. Infatti su
questo debut le parti di batteria sono state registrate da Grom (Ancient/Hortus
Animae/Doomsword) mentre Amon 418 si è occupato delle voci e degli altri strumenti.
Il genere proposto è un black metal gelido ma piuttosto personale grazie all'uso di strutture
più articolate, dei sapienti inserti di synth e il lavoro sempre ottimo di Grom dietro le
pelli. Il riffing oscuro e cupo ricorda qualcosa del periodo più sperimentale di Burzum anche
se l'inserimento di parti più thrash e altre prese dal black metal più moderno non lo rendono
una sterile copia del genio norvegese. L'uso di synth dà al lavoro un'aura futurista,
apocalittica che ben si adatta al resto della musica. Le composizione sono ben strutturate e
ben si adattano al concept lirico di carattere esoterico che si completerà coi prossimi due
dischi già in lavorazione. Dall'intro fino all'ultimo pezzo il disco alterna parti più
dirette e più "vecchia scuola" ad altre più cupe e riflessive restando interessante per tutta
la sua durata, evitando i momenti di noia che alle volte si riscontrano in dischi del genere.
Ottima la produzione, non troppo zanzarosa ma nemmeno troppo laccata, risultando perfetta per
la proposta.
In conclusione un buon debutto, ricco di idee e di spunti interessanti che riesce a
distaccarsi egregiamente dai clichè del genere.
Recensione di Simone Bonetti
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