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recensione

“Time Will Tell”: mai titolo fu più azzeccato. E ora capirete perché…
Gli anni ottanta sono stati gli anni dell’affermazione dell’heavy metal, anni in cui chi si accostava al metal poteva coltivare grandi sogni. E il loro piccolo grande sogno i Rekuiem (una volta Requiem) lo hanno realizzato. Se questo album non entrerà nel guinness dei primati è perché la band non ne farà richiesta, la band in questione, difatti, è nata nell’ormai lontano 1980 e soltanto oggi, a distanza di oltre un quarto di secolo, arriva nelle mani del pubblico il loro primo album! Ma desta ancor più scalpore il fatto che nel 1980 uscì pure un singolo della band, contenente le ultime due canzoni di “Time Will Tell”.
E ovviamente lo stile e il suond della band non può non ricalcare a pieno le caratteristiche della “New Wave Of British Heavy Metal” con una chitarra sempre graffiante e delle ritmiche pressanti. Nella line-up della band troviamo anche Karl Wilcox batterista dei Diamond Head e sul cd la cover della mitica Paranoid dei Black Sabbath: tutto ciò a condire un lavoro che ha al suon interno un non so che di leggendario.
Tutti gli amanti dei Saxon, per fare un nome, e della NWOBHM dovrebbero quando meno ascoltare questo album, perché è un disco che se fosse uscito a suo tempo avrebbe potuto diventare rappresentativo.
E poi giù il cappello di fronte ai Rekuiem che non hanno abbandonato i loro progetti e i loro ideali che avevano da ragazzini anche se ora sono prossimi alla pensione.

Recensione di Dimitri Borellini

tracklist

1. Nightmare
2. Wildfire
3. Sinners
4. Time Will Tell
5. Werewolf
6. Paranoid
7. Black Death
8. In Your Keeping
9. Angel Of Sin
10. Sacrificial Wanderer