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Reflections - "Free Violence" (Temple of Noise/Edel)

Line up:

Bruno Marzano, voce
Mikele D’Accardi, chitarra
Mirko Montalbano, batteria
Davide Scalzo, basso
Alessandro Shasta Vecchietti, chitarra
 

voto:

7
 

recensione

Free Violence è il primo full length dei palermitani Reflections. Il combo siciliano ha scelto di intraprendere i sentieri del crossover. Quello di miglior fattura però, in quanto il loro sound è infarcito di citazioni ai migliori Pantera e Mr bungle. In poche parole il gruppo siculo ha trovato la maniera per dare al proprio crossover un’impronta stilistica interessante e personalizzata, deviando dai soliti stereotipi del genere.
Free violence è un disco molto valido soprattutto a livello di songwriting e di voce.
Bruno Marzano (ideatore delle musiche e dei testi dell’album) ha infatti una voce straordinariamente versatile che passa facilmente dal cantato hip hop, ad uno screaming acido e corrosivo, per passare ad una voce pulita molto bella e melodiosa, per poi finire in una specie di sussurro maligno che imprime ai brani una scarica di velata minaccia e un pizzico di tristezza. La cosa più straordinaria è la capacità del singer di adattare alla perfezione la sua voce con la velocità della musica. Peccato che a volte, sui toni più acuti dello screaming, la voce tenda ad incrinarsi.
Il sound di Free violence è maledettamente variegato, e ogni canzone è caratterizzata sia da pezzi veloci e taglienti che da parti melodiche. Alcuni passaggi sono molto vicini all’hip hop e altri sono densi di una tristezza o meglio di un malessere ancestrali.
I testi sono in generale molto lunghi (a parte la bellissima One minute, che dura infatti un minuto) ed intensi. Inoltre la loro stesura è molto valida e i temi sono molto pesanti ed irriverenti. Peccato solo che le 10 tracce tendano un pochettino ad assomigliarsi l’un l’altra, ma a parte ciò Free violence rimane un ottimo album.
Bello anche l’artwork: il graffito che rappresenta il logo dei Reflections è molto originale e lascia trasparire bene l’attitudine anche un po’ stradaiola della band. interessante è stata anche la scelta di mettere la foto di ogni componente il gruppo con i ringraziamenti fra un testo e l’altro.

Recensione di Elisa Mattei

tracklist

  1. The best part of me
  2. Reflect yourself
  3. Shit attitude
  4. Happiness is sad
  5. Slave
  6. One Minute
  7. Down like a clown
  8. I complete my self
  9. We don’t care
  10. Free violence

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