Ennesimo debut album per una band scandinava, ma a differenza dal solito giunge dalla normalmente restia Danimarca. I “The Arcane Order”, nuova band del vocalist Kasper Thomsen dei Raunchy, propongono un metal moderno molto commerciale e inflazionato. Un mix tra il thrash moderno con richiami ai Fear Fectory e il death melodico con ritornelli volti a stamparsi nella mente al primo ascolto, come quelli degli ultimi In Flames. Ma è proprio questo un difetto della prima parte del disco, quei ritornelli melodici invece che rimanerti impressi risultano impalbabili, soprattutto quello della track in apertura “Infinite Ghost Anathema”, che è destinata a essere la peggior song dell’interno album.
Solitamente gli album appena sufficienti partono bene, per attirare l’attenzione dell’ascoltatore per poi risultare riempitivi nella seconda parte. Invece qui ci troviamo di fronte ad una situazione rovesciata, con il rischio di premere sul tasto Stop prima di giungere al capolinea. Infatti in questo ”The Machinery Of Oblivion” i pezzi miglior sono a fine cd, su tutte infatti spiccano “Breathe The Poison”, aggressiva, potente e con un ottima melodia e “The Sanity Insane”, con un ritornello degno dei migliori In Flames che si sposa alla perfezione con il resto della canzone. E proprio da quest’ultima, la song di chiusura, la band danese deve ripartire se vuole ritagliarsi uno spazio nella scena metal moderna e non restare nell’anonimato.
Recensione di Dimitri Borellini
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