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Tyr - "Ragnarok" (Napalm Records/***)

Line up:

Heri Joensen – Vocals, Guitars
Terji Skibenæs – Guitars
Gunnar H. Thomsen – Bass
Kári Streymoy – Drums
 

voto:

9
 

recensione

A pochi mesi dalla ripubblicazione sotto Naplam Records dell'ottimo "Eric the Red" ritorna sul mercato, con un album tutto nuovo, una delle formazioni più interessanti e singolari del panorama viking.
Durante questi tre anni (la prima uscita di E.T.R. risale infatti al 2003) nella lora base sita nelle remote isole Faroer i Tyr non sono certo rimasti con le mani in mano, si sono invece dati da fare per riuscire a confezionare un prodotto all'altezza del predecessore che all'epoca riscosse il favore di pubblico e critica.
Sebbene il look del quartetto si sia conformizzato a quello di quasi tutte le band pagan viking, facendo temere anche ripercussioni sulla proposta musicale, "Ragnarok" dal punto di vista stilistico compositivo non presenta sostanziali cambiamenti.
Il trademark della band è rimasto immutato esulando completamente dalle ritmiche tirate e ripescate da quella scena estrama da cui attingono quasi tutte le altre formazioni appartenenti al filone viking. Invece i tipici passaggi progressive sono rimasti gli elementi portanti e più caratteristici del sound di casa Tyr.
L'album si sviluppa in sedici tracce, tra queste troviamo alcune canzoni lunghe ed articolate come le ben riuscite "The Beginning" e "The Hammer of Thor", brevi ma interessanti intermezzi strumentali ("Envy", "The End") e rivisitazioni in chiave più o meno heavy metal di canzoni popolari tipiche del folklore scandinavo o irlandese vedi la ottima "Torsteins Kvaedi" o la breve ma molto pittoresca "Grimur A Midalnesi" utilizzata come ponte per arrivare al brano vero e proprio "Wings Of Time", epico e fiero canto di guerra.
Come nell'album passato anche qui il cantato in inglese si alterna a quello faroese e danese conferendo quel tocco di originalità in più ad un sound che già di per sé può essere considerato uno dei più personali della scena.
Quindi un'altro centro per il quartetto che dalla propria base nascosta in qualche insenatura del piccolo arcipelago sta sicuramente progettando la prossima incursione sul continente....quindi occhi aperti!

Recensione di Paolo Manzi

tracklist

  1. The Beginning
  2. The Hammer of Thor
  3. Envy
  4. Brothers Bane
  5. The Burning
  6. The Ride to Hell
  7. Torsteins Kvaedi
  8. Grimur A Midlnesi
  9. Wings of Time
  10. The Rage of the Skullgaffer
  11. The Hunt
  12. Victory
  13. Lord of Lies
  14. Gjallarhornid
  15. The End

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