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Qntal - "V - Silver Swan" (E-Wave Records/Audioglobe)

Line up:

Syrah - Vocals
Michael Popp - Vocals, Fidel, Saz, Shalmei, Ud, Tar
Fil Groth - Keyboards, Vocals, Guitars, Programming
 

voto:

9
 

recensione

A un anno di distanza da Ozymandias, dalla Germania giunge Silver Swan, il quinto capitolo della saga targata Qntal. Un gruppo decisamente interessante e sperimentale che riesce a miscelare al meglio la musica di strumenti medievali a quella dei moderni sintetizzatori nonché della programmazione elettronica vera e propria trascurando completamente elementi standard come basso e batteria. C’è da dire che io personalmente riguardo l’elettronica sono sempre un po’ scettico ma nel caso di questo trio mi devo ricredere, infatti è invidiabile la loro capacità di usare sapientemente il suond moderno per dare una più solida struttura alle antiche melodia senza disturbarle ne sovrastarle.
Silver Swan è inaugurato dalla nobile trasposizione musicale di “On Monsieur’s Departure”, scritto dalla regina d’Inghilterra Elisabetta I nel sedicesimo secolo. Un brano di ampio respiro circondato da un’aurea misteriosa. Sulla stessa linea guida è anche il successivo “Levis”, mentre “Falling Star” ha un’impronta più lirica ed è guidata dallo splendido canto di Syrah. Interessante in questo lavoro è anche l’intreccio linguistico, infatti si passa dall’inglese al tedesco di “Von Den Elben” al latino della folkloristica “Lingua Mendax”, ritmata da un battito di mani.
Ma non finisce qui, infatti “Altas Undas” viene riscoperta l’antica poesia provenzale, e pure “Amis Raynaut” è un canto il lingua francese che narra di principesse e cavalieri.
Sulla falsariga di “Lingua Mendax” è “292”, sicuramente in brano più allegro di questo splendido prodotto, mentre la palma di canzone più cupa e tetra va certamente a “Winter”.
Molto, molto bella, forse la migliore, è “The Whyle”, che contrappone una aria movimentata a un cantato malinconico. Infine mi in chiusura c’è la titletrack, che dopo un album così, era lecito aspettarsi un capolavoro, invece no: sono rimasto un po’ con l’amaro in bocca perché è la canzone che meno mi ha colpito, forse anche per colpa di questa eccessiva aspettativa che l’intero album aveva creato.
Il medioevo è ancora vivo e va sfruttato a dovere e così hanno saputo fare i Qntal. Consigliati nei momenti di relax, di certo non vi faranno fare headbanging.

The Silver Swan (Orlando Gibbons)
The silver swan, who living had no note,
When death approach'd, unlock'd her silent throat;
Leaning her breast against the reedy shore,
Thus sung her first and last, and sung no more.
Farewell, all joys; O Death, come close mine eyes;
More geese than swans now live, more fools than wise.


Recensione di Dimitri Borellini

tracklist

  1. Monsieur’s Departure
  2. Levis
  3. Falling Star
  4. Von Den Elben
  5. Lingua Mendax
  6. Altas Undaz
  7. Winter
  8. 292
  9. Amis Raynaut
  10. The Whyle
  11. Silver Swan

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