Nella miriade di band che popolano l’ormai infinita community di MySpace, non di rado capita di scovare realtà semi-nascoste ma estremamente interessanti. E’ questo il caso dei norvegesi Cor Scorpii.
Dopo aver ascoltato due song sulla loro pagina personale ed esserne rimasto piacevolmente colpito, non ci ho pensato due volte a contattarli per avere il loro primo demo autoprodotto. Soltanto un paio di giorni d’attesa e mi trovo recapitato il cd nella buca delle lettere.
Ho dovuto attendere il calare della notte per ascoltarlo ma l’atmosfera spettrale che mi circondava mi ha ben immerso nella realtà dei Cor Scorpii.
La band capitanata da Gaute Refsnes, può essere vista come il proseguo dei mitici Windir del compianto Valfar, di cui lo stesso Gaute era il tastierista. Infatti quello che le cuffie trasmettono è un black metal con forti richiami al viking, suonato da musicisti non certo alle prime armi…
La coppia di chitarre accompagnate dall’eccezionale versatilità di Jørn Holen dietro alle pelli ricrea quell’alone di mistero che circonda i popoli nordici del passato, il tutto condito dalle evocative e rabbrividenti tastiere e clean vocals di Gaute. E come non citare l’urlo minaccioso e selvaggio di Thomas?
Purtroppo solo quattro canzoni, una più eroica e solenne dell’altra, che non voglio anticiparvi analizzandole una ad una, compongono lo splendido “Attergangar”.
Sicuramente non perderò di vista questa band, anzi spero che producano presto nuovo materiale che andrà rigorosamente ascoltato vagando tra i boschi nel buio della notte e nel freddo dell’inverno.
Epici.
www.corscorpii.net
Recensione di Dimitri Borellini
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.