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Lacuna Coil - "Comalies" (***/***)

Line up:

Cristina Scabbia - vocals
Andrea Ferro - vocals
Cristiano Migliore - guitar
Marco Biazzi - guitar
Marco Coti Zelati - Bass
Cristiano Mozzati - drums
 

voto:

7,5
 

recensione

Nuovo Album per la band milanese di Cristina Scabbia e compagni, dopo il successo esplosivo (subito ridimensionato) del precedente lavoro “Unleashed Memories”, questo “Comalies”, non è tremendamente innovativo rispetto al suo predecessore ma: è sicuramente prodotto in maniera molto migliore; ora i sei di Milano e dintorni sono sotto l’ala protettrice della Century Media, tanto per capirci, la stessa dei Moonspell, dei Passenger di Anders Friden (per gli ignoranti, il cantante degli InFlames) e dell’ottimo progetto Poison Black. La loro label sta facendo con loro un grandissimo lavoro pubblicitario, chi frequenta i festival italiani e non, avrà sicuramente notato che i nostri sono come il prezzemolo, ovvero presenziano e non sfigurano ad ogni Open Air che si rispetti. Una delle cose che balzano subito all’occhio di chi ascolta questo disco è il dualismo delle voci in scream di Andrea Ferro e gli esplosivi vocalizzi della singer Cristina Scabbia, entrambe le voci sono migliorate moltissimo sia a livello tecnico che espressivo; altra nota molto positiva è la parte strumentale, il basso impeccabile di Marco Coti Zelati è come al solito sempre presente al contrario delle chitarre di Cristiano Migliore e Marco Biazzi che sono molto più cadenzate, potenti e proprio per evidenziare una specie di muro che divide la melodica voce della bella Cristina e la tagliente voce del prode Andrea, i quali ogni volta che arrivano a incrociarsi si scontrano proprio con questo “muro”, i due guitar-players sfruttano ogni stacco accompagnati dalla batteria di Cristiano Mozzati per entrare con semplici ma solidi ed efficaci guitar-riffs. Le tracce presenti, in tutto 13 si diversificano molto l’una dall’altra, rimanendo comunque tutte accomunate dalle voci contrapposte e le distorsioni taglienti, puntualmente “smussate” dalle tastiere suonate nel disco da Coti Zelati. Ascoltando il loro lavoro possiamo trovare delle semi-ballad come “Entwined”, pezzi più facili all’ascolto come la titletrack, il singolo “Heaven’s a Lie”, di cui tra l’altro è in circolazione un video, o l’opener “Swamped”; non mancano dei pezzi molto più heavy come “Tight Rope” e Angel’s “Punishment”. Nel complesso a mio avviso, è un’ottimo disco adatto all’ascolto dei più, è sicuramente imperdibile per i vecchi fans del gruppo milanese e per i fan del genere, ma mi sento di consigliarlo anche a chi non è solito a questo tipo di approccio musicale. Provate a scartare il cd, inserirlo nel lettore, sdraiarvi sul letto e premere play, verrete catapultati in un meraviglioso mondo, il mondo di “Comalies”!

Recensione di Alessandro “James” Fumasoni

tracklist

  1. Swamped
  2. Heaven's A Lie
  3. Daylight Dancer
  4. Humane
  5. Self Deception
  6. Aeon
  7. Tight Rope
  8. The Ghost Woman And The Hunter
  9. Unspoken
  10. Entwined
  11. The Prophet Said
  12. Angel's Punishment
  13. Comalies

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