Coraggiosissimi Umbra Noctis! Il quintetto lombardo, formatosi nel 2004 per volontà di Davide, Filippo e Omar, pur conoscendo la dichiarata esterofilia che imperversa tra gli ascoltatori nel nostro Paese, ha prodotto un album interamente cantato in italiano, e per di più scegliendo come base una musica tipicamente “straniera”, quale è il black metal. Ed il risultato, è contenuto nella prima produzione della band, Luce Oltre Il Confine, un demo di cinque tracce che, come spiegano gli stessi Umbra Noctis nella biografia, sono “legate tra di loro da una storia volutamente fantasy, che nasconde un significato profondo e molto vicino al nostro modo di vedere la vita”. Luce Oltre Il Confine è un lavoro assolutamente ben fatto, contenente sonorità preminentemente black, che conferisce un’impressione di oscurità, ma anche elementi folk che rimandano alle atmosfere fantasy.
Il cantato è sicuro, deciso, in armonia con il concept generale dell’opera e comprensibile, nonostante una piccola defaillance del parlato nell’introduzione “Terra di Decadenza”, in cui forse troppo si coglie l’accento tipico del dialetto locale, e nei “cori”; le parole delle liriche appaiono inoltre scelte con cura e attenzione, l’enfasi è posta su determinate parole chiave. Anche l’artwork appare curato nei minimi dettagli, e risulta in perfetta sintonia con il mood dell’opera.
L’impressione complessiva non puo’ che essere positiva e, sebbene io sia certa che i black metallers esterofili non condivideranno questo giudizio, raccomando comunque l’ascolto di questa intrepida e meritevole band che, nonostante i pregiudizi e le difficoltà, ha lavorato sodo ed è riuscita a produrre un lavoro degno di nota!
Recensione di Tiziana Ferro
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