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Assedio - "Prisoner Of The Time" (Bottlenek studio/Autoprodotto)

Line up:

Federico Albano, voce
Francesco Benevento, chitarra
Tony Valente, chitarra
Carlo Feltro, basso
Daniele Donno, batteria
 

voto:

6
 

recensione

Gli Assedio sono una giovane band di Torino cresciuta a pane, birra, Manowar e Iron maiden, e il loro recente demo Prisoner of the time ne è la prova certa. Codesto demo di durata inferiore ai quindici minuti e contenete tre brani, è un condensato di power metal caratterizzato dai tratti fortemente epici tanto cari elle band sopra citate.
Non si può negare che questi cinque piemontesi non sappiano suonare (anche se la qualità della registrazione è un po’ penalizzante) ma le ritmiche maestose e possenti dei loro brani sono un pochettino troppo simili a quelle dei mostri sacri da me gia due volte nominati.
Purtroppo la scena è gia stracolma di gruppi che si cimentano con queste sonorità e nonostante le tre canzoni contenute in Prisoner of the time siano orecchiabili e ben strutturate, peccano di originalità e vanno a perdersi nel sottobosco del power metal. Questi ragazzi le carte per sfondare le hanno di sicuro ma dovrebbero riuscire a personalizzare di più il loro sound per permettere agli ascoltatori di riconoscerli fra i molti.
Purtroppo a non convincermi appieno è la voce di Federico Albano che è ancora molto acerba e nei passaggi più alti, tende ad incrinarsi. Nessun problema però perché Prisoner of the time è solo la prima fatica degli Assedio e Federico ha sicuramente di fronte a se molto tempo per migliorarsi. Un punto decisamente a favore della band è l’artwork: una foto dei cinque componenti la band in piedi in fondo a un corridoio buio con la luce che li investe da dietro e per terra una spada recante il nome del gruppo con il titolo del disco vicino. Ottima anche la scelta degli Assedio di onorare colui che ha inventato i copri CD di carta da stampare e incollare sul disco, stampandoli e incollandoli sul proprio demo. L’effetto visivo di Prisoner of the time non è niente male e onora il detto “anche l’occhio vuole la sua parte”.
A me non resta altro da fare che augurare buona fortuna agli Assedio e dare a Prisoner of the time la piena sufficienza in attesa di un demo più all’altezza delle potenzialità di questo combo torinese.

Recensione di Elisa Mattei

tracklist

  1. Prisoner of the time
  2. Desert of stones
  3. Don’t turn your back

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