Dopo quindici anni di “strade diverse” ecco di nuovo assieme Thomas Rettke e Sascha Paeth, fondatori della band tedesca Heaven’s Gate. Questo ritorno ha portato alla nascita dei Redkey, nuovo combo guidato appunto dalla coppia cantante-chitarrista, una mossa che ha certamente giovato a entrambi visto il buon risultato che si presenta col nome di Rage of Fire.
Questo album d’esordio nasce da una lunga esperienza e i brani che esso contiene, nonostante non presentino spunti innovativi, riescono tuttavia ad ottenere un voto positivo. Lo stile può rientrare nel genere heavy metal, ma che non ha nulla a che vedere col classic, un sound pesante e ritmico che sputa energia da ogni singola nota. Riff essenziali tengono in piedi tutta la struttura accompagnati da una sezione ritmica che non molla mai e sa cosa significa suonare pesante.
La chitarra solista si amalgama bene con la sua collega ritmica proponendo soli non invasivi ma utili al completamento dell’opera. Il cantante Rettke si sposa bene con la parte strumentale, un timbro heavy non molto acuto e ricco di tutte le influenze provenienti dai padri del genere, soprattutto da Halford, una voce di certo meno tagliente ma che a volte lo ricorda per alcune sfumature e certi passaggi di linee vocali.
Undici brani questi che possono essere apprezzati da coloro che non amano generi troppo articolati o particolari, questo Rage of Fire è subito digeribile e facile da giudicare, i RedKey si propongono quindi come una band carica di energia pronta a colpire l’ascoltatore, a mio pare un valido quintetto.
Recensione di Mattia Berera
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