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recensione

Puro sperimentalismo, uso di qualsiasi forma di suono e creazione di combinazioni più o meno stravaganti: questo è Emiliano Sicilia. La prima volta che ho ascoltato il suo lavoro Devotion, Materialize sono rimasta colpita da quella che sembrava una casuale accozzaglia di melodie e rumori (sì, proprio rumori, compreso il telefono che squilla!), e sono stati necessari numerosi ascolti per abituare l’orecchio a brani così particolari come “Splatter On A Bluegrass”, che combina melodie e cantato latineggianti ad assoli di chitarra elettrica e cantato in growl, la country-styled “Neurosaloon”, i campanelli che suonano e il bizzarro cantanto, che ricorda un po’ il crossover, di “The New Reality Suite”, l’aria un po’ EBM e gli inattesi intermezzi rockeggianti/swing di “3000 Zombies”. Ce n’è davvero per tutti i gusti, e la classificazione è davvero difficile, così come è difficile poter dare un giudizio complessivo su questa stravagante opera. L’unica cosa certa è che la base comune di tutti i brani ha derivazione metal, e più precisamente death metal, contaminato a discrezione con le più diverse forme sonore, e che questa combinazione sperimentale puo’ piacere o non piacere, ma, sebbene in alcuni casi crei dei connubi poco assimilabili, in altri casi porta a risultati davvero inaspettati e gradevoli. Insomma, onore a questo artista milanese per il coraggio e l’incredibile creatività, e a tutti voi il consiglio di provare ad ascoltare questo eclettico lavoro: provare per credere!!!

Recensione di Tiziana Ferro

tracklist

1. Cyber Room
2. Splatter On A Bluegrass
3. Neurosaloon
4. The New Reality Suite
5. The Green Mirror
6. 3000 Zombies
7. Thermodynamic Hypotesis