Il portale della musica Heavy Metal

recensione

Come abbia fatto a entrare questo album al 54esimo posto della top chart tedesca è veramente un mistero. Si perché “Sons Of The Jackal” il nuovo album degli olandesi Legion Of The Damned è si un album thrash-death che molto va di moda di questi tempi, ma di certo non è un album capolavoro, anzi. Mediocre, appena sufficiente e nulla più, questo è il mio giudizio.
Non sarò tenero con una produzione che per altri potrà passare come buona, ma io credo che nonostante il lavoro che sia dietro sia ottimo, quello che conta è il risultato. E qui siamo di fronte ad un prodotto tecnicamente molto valido, ben suonato, con una produzione che mette ben in risalto ogni strumento ed ogni riff. Ma sono proprio questi riff che non mi convincono: tutto risulta abbastanza asettico, monotono e conosciuto. Di certo l’influenza degli Slayer non è celata, piuttosto è rimarcata come nella titletrack che ha un riffing decisamente tipico della band d’oltreoceano.
In definitiva è inutile andare avanti a parlare di un album scarno di contenuti, scritto e prodotto con una velocità inaudita: difatti “Malvolent Rapture”, il debut album di questa giovane band olandese è dello scorso gennaio.
I mezzi tecnici per invertire la rotta ci sono quindi mi auguro che il prossimo album targato Legion Of The Damned segua qualche spunto positivo (come “Atomicide”) che si è potuto riscontrare su “Sons Of Jackal”.

Recensione di Dimitri Borellini

tracklist

1. Son Of The Jackal
2. Undead Stillborn
3. Avenging Archangel
4. Death Is My Master (Slay For Kali)
5. Sepulchral Ghoul
6. Seven Heads They Slumber
7. Infernal Wrath
8. Atomicide
9. Ten Horns Arise
10. Diabolist