Bella la storia dei Fuoriuso, quartetto tricolore nato una dozzina di anni fa, che ha fatto tanta gavetta pubblicando nel 2002 il primo ep “Hell Is Better Than All” in mezza europa e girovagando in tutta Italia con gente del calibro di Extrema, Punkreas, Hanoi Rocks, Adam Bomb e Power Symphony.
“Black Signs”, in uscita a febbraio, è invece il loro primo lp, che fa dell’ hard rock stradaiolo degli 80’ il proprio credo. Sebbene questa risulti l’influenza primaria che caratterizza tutti i brani, i Fuoriuso non rischiano di passare per nostalgici, suonando il tutto con un taglio heavy metal! L’opener “Sexy Teens”, la successiva “Danger In The City” o “F.T.W.”, sono un esempio calzante di quanto detto e ci ricordano gli Hardcore Superstar più attuali, grazie a riff pesantissimi per il genere e vocals melodiche ma graffianti. Il pregio più grande della band bergamasca è quello di saper comporre canzoni semplici, efficaci e varie; non stupitevi nel sentire il ritornello punk di “Are you Alright” o i coretti in growl della cover dei Sex Pistols “Liar”. Il brano più interessante resta però “My Sweet Witch”, intenso mid-tempo che abbraccia Guns N’ Roses e 69 Eyes, tra melodie raffinate e atmosfere darkeggianti.
Pur constatando che più di un riff dia la sensazione del “già sentito” e un paio di brani (“Love Desire” e “Are You Alright”), non centrano a pieno l’obiettivo, segnaliamo i Fuoriuso come nuova interessante realtà del panorama hard and heavy nostrano!
Recensione di Teospire
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