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recensione

I Deprogrammazione sono una band biellese che ha scelto di fondere le sonorità oscure del black metal con quelle marce del grindcore, senza tralasciare qualche rimembranza di hardcore. Il risultato è S/T ossia una cagnara sonora con uno screaming completamente incomprensibile.
Bisogna dire che il sound è più che altro (per fortuna) improntato sulle sonorità black metal e hardcore che su quelle macescenti e disgustose del grindcore. Ad essere tipica di quel genere è piuttosto la voce, tanto che i testi, che di per se non trattano temi stupidi, risultano essere totalmente incomprensibili. E nonostante i titoli delle lyrics siano quasi tutti in italiano, chi ascoltando non avesse i testi sotto mano fa veramente fatica a capire se sono interpretati nella lingua di Dante o in qualsiasi altra.
A parte ciò le canzoni tendono ad assomigliarsi tutte: sempre simili i riff di chitarra così come la voce sguaiata che non varia mai di un ottava e i giri di batteria.
oltre che essere particolarmente scontate, le canzoni non prendono mai quota in termini di velocità: sono sempre li a quel livello, che sembra sempre che da un momento all’altro debbano partire alle velocità iper tese del black. Purtroppo ciò, a parte che in “Io, ho altri problemi oltre a questo” e “fantasmi del passato” dove le sonorità si avvicinano abbastanza a quelle del black metal norvegese più puro, non avviene mai.
Oltre a questo non ci sono delle parti melodiche o qualche altro effetto che possano contribuire ad alleggerire un po’ il contenuto del disco. L’unica nota particolare di questo oltremodo monotono album è Subliminale, quella specie di outro posta in chiusura che risulta essere alquanto inquietante con i suoi suoni agghiaccianti e gli arpeggi sinistramente malevoli. Peccato però che sia un po’ troppo lunga.
I deprogrammazione hanno comunque fatto un lavoro notevole: sta a dimostralo il fatto che sono riusciti ad autoprodursi un intero album di 13 brani andando contro alla consuetudine di tutti i gruppi emergenti di pubblicare dei demo di due o tre tracce. Il loro impegno va premiato anche perché l’artwork del disco è fatto veramente bene. Dunque un mezzo punto di incoraggiamento se lo meritano tutto.

Recensione di Elisa Mattei

tracklist

1. Alba
2. Io, ho altri problemi oltre a questo
3. Buio
4. Tu! Sei miliardi di persone
5. Fantasmi del passato
6. The program: action
7. Questo è dedicato a te…troia
8. True war
9. Lost in the sky
10. Ready to fly
11. Elanimilbus
12. Silenzio
13. Subliminale