NCS … non ci siamo !
Mi spiace davvero,soprattutto perché questo è un demo e il gruppo è italiano, ma devo essere sincero … Arriva il cd con una buona presentazione, un bel artwork (molto apprezzata la scelta della copertina), una biografia essenziale ma esaustiva : un buon prodotto insomma … ma solo superficialmente …
Non certo da buttare, ovvio ma procediamo in ordine.
Apprezzo molto come dicevo il curare bene la confezione del cd ma sicuramente sarebbe stato meglio mandarmi un cd masterizzato con una fotocopia e puntare di più sulla qualità delle registrazioni. Chitarre “zanzarose” e molto spesso in “distorsione” (ho provato ad ascoltare il demo su diversi lettori per capire se era un problema del cd o dei miei impianti stereo …) che tendono a coprire lo stesso lavoro dei due axeman ( tra l’altro caratterizzato da poca fantasia e poca precisione nelle parti di solo/armonie ma soprattutto da gusto inesistente; meglio nelle parti ritmiche).
Non si può poi soprassedere su gravi pecche della sezione ritmica: fuori tempo in almeno 2 occasioni in maniera vistosa più altri piccoli errori - magari percepibili solo con un ascolto attento, sicuramente da evitare in future registrazioni.
Ma la cosa da segnalare come maggiormente negativa è la prestazione del singer : una sorta di brutta imitazione di Mustaine (soprattutto in Mother’s Cry e Evil and War ) che riesce a risultare fastidiosa per quasi tutte le tracce, soprattutto nelle parti in cui servirebbe maggiormente una linea melodica. Buona l’idea delle parti in growl e forse con maggiore cura potrebbe essere una soluzione per la band marchigiana.
Iniziamo con l’intro “My Profile”, probabilmente il pezzo più piacevole di questo lavoro (e questo la dice lunga!). Niente da dire sul questo pezzo tranne che trovo totalmente inutile mettere un intro in un demo CD da 4 pezzi !
Troppi inoltri i tributi pagati ai mostri sacri del thrash americano quali Metallica, Megadeth e nella parti melodiche si può trovare qualcosa di metal classico –leggi fra le righe Iron Maiden - sempre anni ’80. La band ha sicuramente bisogno di trovare una propria identità,un proprio stile oppure se vuole rimanere a questi livelli di “clone” (nulla di male in questo,non sarebbero i primi) dovrebbero però farlo a livelli molto più alti ,tecnicamente e stilisticamente.
Tanto per fare un esempio “Mother’s Cry” ha delle parti, dei riff che ricordano Master of Puppets ,anche negli stacchi .Nel ritornello e nelle parti con la chitarra acustica inoltre Riccardo riesce a dare il peggio di sé lanciandosi in improbabili vocalizzi e disarmonie (non volute) da “brivido”.
Buono l’inizio “acustico/strumentale”di Lady Black che ha un sapore di Ac/Dc+Metallica e la parte in growl nella strofa iniziale ci sta ; peccato però per la successiva parte in clean vocals che arriva a rovinare il precedente lavoro (anche se la linea vocale questa volta sembra azzeccata).
Insomma mi aspettavo sinceramente di più da una band attiva dal 2001 … diciamo che questa non è una bocciatura ma un “rimandati a settembre” … e di lavoro ce n’è molto da fare . Forza e coraggio!! Attendo quindi il nuovo cd e auguro buona fortuna
Recensione di Rig ap Brig
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