Sono stati necessari ripetuti ascolti affinché mi formassi un’opinione delineata della musica degli In Slumber: inizialmente, l’impressione è che si tratti dell’ennesima melodic death band che procede sulle orme dei Dark Tranquillity, poi, quando finalmente si riesce ad andare oltre questo livello, si scopre nella musica una complessità più ricercata, fatta di diversi stili di canto, cori, melodie, riff combinati tra loro.
La musica degli austriaci In Slumber è raffinata, introspettiva ed armonica, sebbene abbia come filo conduttore sentimenti negativi quali odio e dolore, ed in particolare l’infliggere sofferenza a sé stessi. Superbi in questo senso sono brani come “One Bullet For One Aeon”, la veloce “My Pain Shall Be Done”, “All Demons Entwine Me” con il suo intermezzo melodico, la decadente “Snow Bleeding Summer”. Questa esplorazione dell’odio umano, per quanto magistralmente eseguita, trova però un doppio limite nel genere, da una parte inflazionato dalla moltitudine di gruppi che intraprendono questa strada, dall’altra nella ripetitività che si riscontra facilmente tra un brano e l’altro, tanto che, a parte alcune eccezioni, i pezzi vengono ad assomigliarsi. La musica appare così compatta, senza alcuna variazione di sorta, e questo distoglie notevolmente l’attenzione dell’ascoltatore, costretto a intraprendere numerosi tentativi per individuare le peculiarità degli In Slumber.
La conclusione è che si tratta di un lavoro degno di nota per l’esecuzione ed il concept, ma che non brilla particolarmente in personalità e non risulta sufficientemente incisivo. C’è soltanto da sperare che i cinque austriaci trovino, con il terzo album, una strada più personale e riescano ad esplicitare al meglio il proprio stile.
Recensione di Tiziana Ferro
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