Che i Finntroll stiano tornando sui vecchi passi? O che stiano cercando di dare una nuova linea ai futuri album? È difficile capirlo da questo nuovo cd, dove cambiamenti di genere avvengono di continuo.
Si comincia con una suggestiva intro “Gryning” e si prosegue con un’avvincente “Sång” che trascina l’ascoltatore nella foresta in un mondo di troll, prima di sferrare il duro colpo: ascoltando “Korpens Saga”, è davvero impossibile riconoscerli. Ci si chiede se siano davvero i Finntroll o se sia un cd di cover.
E si ha quasi paura di proseguire con l’ascolto…
Per fortuna invece si ritorna al black, anche se comunque troppo ecletticamente.
Senz’altro impeccabili per suoni e tecnica, sarà forse la voce di Vreth che non si intona, così studiata e quasi “perfetta”, sarà il continuo cambio di sonorità, sarà che da questo disco ci aspettavamo qualcosa in più, ma certo non si può equiparare questo album a capolavori del passato come “Midnattens Widunder”.
In conclusione si ha un album multiforme, che trasmette poco, da ascoltare e riascoltare, alla ricerca di un significato.
Speriamo che almeno dal vivo riescano a riprendersi la considerazione che meritavano, anche se con un frontman così poco troll sarà difficile.
Recensione di Nana
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