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Midryasi - "Midryasi" (Iron Tyrant/***)

Line up:

Convulsion - vocals / bass
Joe Guanera - guitar
Sapappah - drums
 

voto:

8,5
 

recensione

Midryasi è il disco di debutto dell'omonima formazione italiana, uscito nel 2005 e che ripropone per intero quello che era il lungo ed articolato demo tape.
La proposta di questa band di Gallarate è sicuramente qualcosa di molto interessante che non passa inosservato, un doom metal dai toni ora epici ora psichedelici, non mancano riferimenti prog soprattutto per quanto riguarda i soli di chitarra. Un sound accostabile, con le dovutissime precauzioni, a Pentagram o primi Black Sabbath (questi ultimi soprattutto per quanto riguarda la voce di cantante/bassista Convulsion). Un sound che nelle parti strumentali richiama i primi anni '70, dove toni cupi lasciano spazio a passaggi che apparentemente possono sembrare scritti a caso o di fretta ma che con un ascolto attento si scoprono complicati ed articolati.
Una "Hypnopriest" saggiamente posizionata in prima posizione prepara fin da subito l'ascoltatore all'overdose musicale e "all'ordine nel caos psichedelico" di brani come "Acid Darkness" la pazzoide "Instru-Mental" apparentemente senza ne capo ne coda, ma che un ascolto attento e ripetuto si rivelano in tutta la loro maestosità. "Clong" si riporta su linee più classicamente sabbathiane per quel tanto che basta a far ritrovare un pò di equilibrio mentale, prima di venir nuovamente catapultati nell'abisso dove Doom, Rock, Metal si incontrano, si scontrano, si intersecano e si fondono.
Non si può chiudere la recensione senza citare anche "Center of Thunderrr" dove ritroviamo i vaneggi del vocalist Convulsion, gli arpeggi prog ad opera di Joe Guanera e i continui cambi di tempo del batterista Sapappah (chissà poi come si pronuncia n.d.a.).
Sicuramente un lavoro non facile da comprendere e sicuramente da non ascoltare in auto la prima volta che si ha tra le mani, ma anche se non adatto a tutti i padiglioni lascerà sicuramente a bocca aperta gli amanti del doom e, perché no, anche chi è più avvezzo ad altre sonorità.

Recensione di Paolo Manzi

tracklist

  1. Hypnopriest
  2. Acid Darkness
  3. Profound
  4. Instru-mental
  5. Paeah
  6. Clong
  7. Stalag
  8. Center of Thunderrr
  9. Esioh Mann Szaghae
  10. Cornocembalus...

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