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recensione

I Fallen Fucking Angels nascono a Viareggio nel 1997. Dopo anni controversi, tra diversi split e l’incisione di un primo demo (Fat Totalitarian Metal), il batterista Filippo “Butcher” Belli prende in mano le redini del gruppo e li rifonda sotto una nuova luce, che li porta a pubblicare il demo in questione per la tedesca e integralista Iron Bonehead Records.
La formazione rinnovata è un power trio dedito all’heavy metal on speed più oltranzista, sulla scia di Exciter, Savage Grace, Wild Dogs e Dr.Mastermind. Una band che saputo conquistare un folto numero di sostenitori mettendo a ferro e fuoco i palchi dell’Italia centro-settentrionale, pur non essendo ancora giunto al fatidico full lenght. E questa demo non fa la differenza, se considerate che ne sono state già distribuite molte copie, alimentando così il seguito degli speed metallers viareggini.

La prima traccia, Raise An Earthquake, irrompe con un distruttivo beat che esplode presto in un mid-tempo micidiale che vede Filippo Belli pestare il suo drum-kit e contemporaneamente sostenere le parti vocali, in piena fedeltà a Dan Beehler.
Tagliente è il riff che Stefano Giusti, già ascia dei Twilight Zone, macina per inaugurare Bombman, killer fast song che inietta nervose costruzioni chitarristiche nel background in stile Motorhead, e che vede rilevante l’apporto del pesante basso di Tera.
E proprio come avevano fatto a loro tempo i Capricorn, anche i FFA si misurano con una cover dei Twisted Sister, Stay Hungry, ovviamente rivisitata in chiave ancora più adrenalinica, e il risultato è certamente vincente, con Filippo invasato sia dietro le pelli che dietro al microfono.

Una demo decisamente riuscita, che mette in luce le ottime qualità della band, maturata in anni di esperienza live. Si spera in una prossima ufficiale realizzazione di un album vero e proprio.

Recensione di Marco Priulla

tracklist

1. Raise An Earthquake
2. Bombman
3. Stay Hungry (Twisted Sister cover)