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recensione

Recensire i Frostmoon Eclipse come band underground non è per niente un lavoro facile, perché ci troviamo davanti a una band attiva da ben dieci anni, con un curriculum vitae chilometrico, che vanta un alto numero di esperienza sul campo, provata da una discografia di tutto rispetto e un alto numero di valutazioni positive, anche da parte di media stranieri. Il quartetto tosco-ligure, con questo secondo full length, Death Is Coming, propone otto tracce di raffinato black metal con indovinati inserti melodici che rendono l’ascolto complessivamente piacevole. E’ proprio la melodia il punto di forza dei nostri,una melodia originale, non stereotipata che rende pezzi come “The Darkest Season Of Humanity” e “Funeral” piccole perle del genere da tenere assolutamente in considerazione, anche se non mancano anche pezzi di “puro, blasfemo black metal” per accontentare anche i più schizzinosi, si vedano “The Black Ride” e “World In Ruin”. Sebbene sia difficile non cadere nel già sentito, considerando il vasto numero di band che si cimentano nel genere, questo lavoro non presenta particolari e smaccati riferimenti ad altri gruppi se non per grandi linee. Insomma, le idee ci sono e sono buone, resta solo da vedere se in futuro i Frostmoon Eclipse punteranno tutto sulla sinergia tra black metal e melodie indovinate o se torneranno alle origini migliorando il black metal più puro; staremo a vedere, e intanto consiglio caldamente l’ascolto, anche e possibilmente dal vivo.

Recensione di Tiziana Ferro

tracklist

1. The Darkest Season Of Humanity
2. Wolves Are Hungry
3. The Black Ride
4. Funeral
5. World in Ruin
6. In a Sea of Blood
7. Blindness
8. Waiting For The Storm