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recensione

Sorti dalle ceneri dei Lord Milos, i casertani Partenos Petras ci propongono un black metal vecchio stampo figlio dei primi Satyricon. I riff malvagi e affilati o le vocals in scream sono roba sentita molto tempo fa da gruppi arcinoti della scena norvegese. L’approccio di ”Terrorist Metal” o “Usus et Abusus” è proprio quello intransigente e monotematico delle black metal band old school, con al massimo qualche riff thrashy a cambiare la solfa. Si dimostra più interessante la band campana quando prova ad aggiungere un pizzico di personalità come accade nell’opener “Dominus et Deus”, avvalorata da uno stacco “progressivo” in prossimità dell’assolo e nell’ossessiva “So Dark The Con Of Man”, dotata di pregevoli cambi di tempo decisamente ispirati. Giunti alla fine non possiamo che apprezzare “The End Of Monotheist”, brano variegato che contamina il black metal più classico con stacchi goticheggianti che vedono l’utilizzo di strumenti meno inflazionati come violino, violoncello e bouzouki. Un inizio di alti e bassi per i Partenos Petras al quale servirebbe un pizzico di coraggio in più per far emergere una personalità ancora troppo nascosta.

Recensione di Teospire

tracklist

1. Intro
2. Dominus et Deus
3. So Dark The Con Of Man
4. Usus et Abusus
5. Terrorist Metal
6. The End Of Monotheist
7. (Outro) Nautonier