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recensione

“Pantera Docet”: con questa affermazione si può praticamente riassumere, completamente e senza dimenticare nulla, il nuovo album del giovane combo americano che risponde al moniker Throwdown.
“Venom & Tears”, questo il titolo del sequel di “Vendetta”, abbandona quel minimo di “originalità” che era presente sul predecessore, avviandosi ad essere classificato come un disco che, con le dovute precauzione, potrebbe inserirsi dopo “Vulgar Display Of Power” nella discografica della ex-band di Phil Anselmo. E’ proprio il carismatico singer ad essere il più imitato difatti la voce di Dave Peters in alcuni frangenti potrebbe essere scambiata per quelle del suo ben più famoso collega. Il tentativo di emulare i Pantera, e magari avere anche lo stesso successo, è stato fatto da molti, quasi sempre con risultati piuttosto scadenti, al contrario i Throwdown, nonostante il songwriting rimanga distante anni luce da quello del compianto Darrel, si fanno apprezzare per la loro semplicità e coinvolgenza. Purtroppo, mancando totalmente il fattore personalità, non ho altro da aggiungere su questo lavoro, se non il fatto che forse un’evoluzione diversa sarebbe forse stata più apprezzata da ascoltatori più esigenti, mentre il percorso intrapreso farà felici i nostalgici.

Recensione di Dimitri Borellini

tracklist

1. Holy Roller
2. Day Of The Dog
3. S.c.u.m.
4. Americana
5. Weight Of The World
6. Cancer
7. Hellbent (On War)
8. No Love
9. Venom & Tears
10. I'll Never Die A Poisoned Death
11. I, Suicide
12. Godspeed
13. Propaganda (Sepultura Cover)