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recensione

Demo autoprodotto d'esordio per il trio sardo degli Hellfrost. La band nasce nell'isola nel 2005 da un'idea dei tre componenti Armageddon (vocals), Devaster Guitars e Souldead (Drums) e solo quest'anno pubblicano le tre tracce presenti in questo Heic Noenum Pax .
Il sound proposto dai tre ricalca in maniera molto palese le gesta dei primi gruppi black metal norvegesi (Darkthrone e Mayhem su tutti), il che equivale a dire registrazione amatoriale con chitarre zanzarose e voce quasi sempre in primo piano rispetto al resto degli strumenti. Già la prima impressione (logo e foto di copertina) la memoria ci riporta ai primi lavori di Ulver, Mayhem e Darkthrone, con un'immagine di foresta notturna dominata da una grande luna piena.
Alla fine le vere e proprie canzoni sono due in quanto la prima, Dark Wood, è un intro strumentale e molto atmosferico. La seconda traccia, Under The Holocaust, è la classica traccia che potrebbe venire fuori dalla penna di Fenriz e Nocturno Culto: un black metal primordiale, molto malato e malvagio. Unica nota stonata è il cantante più decantato che altro, non un vero e proprio scream che ci si potrebbe aspettare da una band raw black metal. Comunque la canzone è abbastanza varia e non fa sentire i quasi 4 minuti di lunghezza. La traccia conclusiva, Destroy The Light, si presenta come un buon mid tempo con il cantante che continua ad assomigliare sempre di più ad un Burzum prima maniera.
Tirando le somme il demo, nonostante la giovane età e la poca esperienza del trio, è un buon acquisto per tutti gli amanti del raw black metal di matrice norvegese. Certo i ragazzi devono ancora cresce sul versante del songwriting e della produzione, ma sicuramente le basi e la convinzione ci sono tutti.

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Recensione di Stefano Pastore

tracklist

1. Dark Wood (intro)
2. Under the Holocaust
3. Destroy the Light