Putroppo giunge a me con estremo ritardo rispetto alla sua release, ma questo tempo che è passato non ha certo scalfito i tenebrosi riff di questa misteriosa band dell’est italiano.
Poco si sa sulla lineup della band, tra cui pare figuri una donna (Climaxia degli Absentia Lunae), stranamente non utilizzata come icona per fare leva sul pubblico maschile, anche se, stiamo comunque parlando di un gruppo che fa parte del più profondo underground black metal del nostro paese.
Ma è proprio in questi meandri sotterranei che a volte emergono con forza delle piacevoli sorprese…ed è questo il caso dei Melencolia Estatica e del loro primo omonimo demo.
La release è composta da quattro pezzi intitolati semplicemente “Meditatio” e poi numerati nell’ordine in cui sono proposti, ciò potrà far storcere il naso a più, ma io la trovo una scelta ponderata che va ad aumentare quel senso di curiosità nei confronti di questo progetto.
L’apparenza, come scritto anche nella presentazione allegato al cd, non è un punto di interesse del gruppo, che bada piuttosto al significato, ma qui purtroppo i Melencolia Estatica si tradiscono non inserendo i testi all’interno del lavoro. Ma questo è un puntino bianco nell’aurea nera e oscura creata dalla cupo sound della band, un black metal depressivo da cui traspira un profondo senso di malinconia e desolazione, riscontrabile pure nell’azzeccato artwork.
Un demo che non è un demo, perché saranno solo quattro canzoni, ma sono oltre 30 minuti di ottima musica che non sfigura di fronte a quella dei miti svedesi del genere, Katatonia e Shining. Ora i Melencolia Estatica si trovano al lavoro su un nuovo prodotto, ma ovviamente nulla si sa al riguardo e nulla voglio sapere…altrimenti si rischierebbe di rompere il loro incantesimo.
Recensione di Dimitri Borellini
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