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War For Thrash Festival - 9/24/2005 - Country Star Pub - Albignasego (PD)

Non capita spesso la fortuna di poter scrivere un report su concerti che si tengono a pochi minuti da casa propria, eppure per i cosiddetti mini-festivals bisogna proprio fare un’eccezione.
Organizzato magistralmente dall’omonima webzine War For Thrash, l’evento ha visto la partecipazione di cinque gruppi : i padovani Soulpit, Devaster e Kautery, i Mercy Of Devil da Pordenone e i maltesi Martyrium.

Si inizia con i Soulpit gruppo padovano dedito a un death di matrice svedese. Il gruppo apre con Enemy Within , cover degli Arch Enemy, seguita a ruota dalla più melodica The Jester Race degli In Flames. La tenuta di palco è veramente ottima, con forti dosi di headbang e un buon lavoro da frontman del cantante, che ben interpreta, come il resto del gruppo le varie cover proposte lungo la serata (tra le quali The sun fired blanks dei Dark Tranquillity e la devastante chiusura affidata a Victorius March degli Amon Amarth). Ma la cosa che più interessa sono i pezzi propri del gruppo. 3 ne sono stati eseguiti e tutti e 3 di ottima fattura. La prima eseguita, Maze Of Life ,è un buon pezzo molto influenzato dal death svedese, con parti più melodiche e altre più tirate ma con sempre un occhio alla melodia. Ottima anche Built On Autumn Leaves leggermente più diretta della precedente mentre Self Detachment è la più brutale del lotto, con riff veramente tirati e un ottimo tiro! Le basi ci sono, ora bisogna avere più pezzi propri!
(Simone Bonetti)

E’poi la volta dei padovani Devaster, band “di casa” al Country Star, che propone il suo thrash in puro stile anni ’80. I Devaster si muovono a loro agio sul palco e regalano un’esibizione di circa un’oretta, i cui punti culminanti sono le cover, particolarmente gradite dal pubblico, in particolare quella dei Venom.

Il thrash continua con i pordenonesi Mercy Of Devil, che abbiamo avuto il piacere di recensire sulle pagine della nostra webzine; in quell’occasione, si diceva che sarebbe stato interessante poter vedere una loro esibizione dal vivo, ed infatti in sede live i rappresentanti del “Pordenone mosh” non deludono: tra i brani presenti nel demo, tra cui spiccano “Mercy Of Devil” e la goliardica “Satan Alcohol Possession”, e quelli nuovi proposti in anteprima, i nostri si comportano magistralmente e conquistano il pubblico.

L’atmosfera è incandescente quando fa l’ingresso sul palco il penultimo gruppo,quello dei padovani Kautery. Famosi nell’ambiente per la caratteristica mascotte dalla testa mozzata, i Kautery rianimano un pubblico con ormai quattro band alle spalle grazie al potente thrash-death e a qualche cover ben azzeccata, in particolare “Flag Of Hate” dei Kreator. Sotto il palco si poga, qualcuno cade, gli animi si scaldano: siamo al clou della serata.

Siamo circa sotto l’una e mezza, ed è la volta della black metal band maltese Martyrium.
Purtroppo, a causa dell’ora tarda dovuta al troppo posticipato inizio del festival, il gruppo si è esibito di fronte ad un pubblico esiguo rispetto all’inizio, e anche chi scrive ammette di essersi persa la loro performance proprio per questo motivo.
Unica pecca nell’ottima organizzazione dell’evento è stata proprio quella dell’orario, e credo che in questo si dovrebbe prendere esempio dai locali milanesi, che per effetto dell’ordinanza comunale vigente sono obbligati a far finire ogni concerto entro le 23.30 al massimo…
A parte questo inconveniente, la serata è stata comunque riuscitissima, ed è con orgoglio che finalmente possiamo inserire questa pagina sui concerti di casa nostra”.

Clicca qui per accedere all’homepage di War For Thrash: www.warforthrash.com

Report a cura di Tiziana Ferro

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