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Gamma Ray + Nocturnal Rites + Powerwolf - 10/3/2005 - Rolling Stone - Milano

Nell’attesa che il reporter della serata il mio illustre college e fratello Marco arrivi al Rolling Stones per darmi man forte, mi diletto a seguire il concerto dei Rumeni Powerwolf scattando qualche foto di prassi.
Non sapevo nulla di questa band….e se fossi rimasto nella mia becera ignoranza non avrei comunque perso molto. L’attitudine del combo è più vicino a gruppi gothic dark piuttosto che all’happy power dei Gamma Ray. Anche se alla fine la proposta musicale gli si avvicina molto…pur essendo veramente scadente.
Qualcuno probabilmente non troppo soddisfatto di come è cominciata la serata tira una lattina vuota sul palco che cade ai piedi del chitarrista (queste cose non si fanno VERGONA!!!), il chitarrista per non essere da meno e per dare il buon esempio decide di rispedirla al mittente con un calcio, rischiando di colpire il sottoscritto ed altri fotografi che in quel momento si trovavano sotto il palco (nella gara di idiozia tra pubblico e band questa volta ci mettiamo una bella X).
Tutto comunque finisce li. Il concerto dei Powerwolf dura poco (fortunatamente) e quindi ci si prepara per i Nocturnal Rites…..nel frattempo arriva anche Marco a cui cedo la parola. (Paolo Manzi)

Dopo varie peripezie dovute i parte anche al maltempo eccomi finalmente al Rolling Stone per seguire Kai Hansen e soci nella data milanese del tour di promozione al nuovo “Majesty”.
Purtroppo un po’ per la pioggia e un po’ per il giorno (lunedì sera) non si ha il pienone, ma con l’avvicinarsi del momento più atteso all’interno del locale si registreranno comunque un buon numero di presenze.
Persi dunque i Powerwolf, che aprivano la serata, ecco che fanno il loro ingresso sul palco i Nocturnal Rites. Gli svedesi, con all’attivo sette dischi in dieci anni (ultimo dei quali il nuovo “Grand Illusion”), alzano un po’ il tono della serata, fin’ora piuttosto fredda, forti di un Jonny Lindkvist capace di muoversi bene “on stage” (tralasciando che le poche parole in italiano oltre a “buonasera Milano” erano insulti) e di catturare l’attenzione del pubblico saltellando qua e là fino ad arrivare a cantare sul soppalco laterale del locale. Più statici ma comunque senza grosse sbavature gli altri componenti.
Sostanzialmente la band offre una buona prova, puntando sul sicuro con il loro classico power ispirato tra gli altri anche agli headliner di quest’oggi, e grazie anche alla buona qualità dei suoni risulta un esibizione ben riuscita. Tra le canzoni proposte si punta soprattutto sulla produzione recente, su otto brani infatti tre (tra cui l’opener “Fools Never Die”) provengono dal nuovo disco e due dal precedente “New World Messiah”. Solo con “Shadowland”, “Afterlife” e “The Iron Force” il gruppo pesca più indietro nel tempo, trascurando però le loro prime produzioni.
Dopo mezz’oretta, tempo di sistemare backdrop, ed attrezzature varie, arriva il momento tanto atteso, e quando il pubblico vede arrivare i Gamma Ray la serata entra così nel vivo.
Sin da subito si parte bene con “Gardens Of The Sinner”, “New World Order” e “Space Eater” e già lo spettacolo promette bene, poi Kai e soci passano direttamente al nuovo album, sparando di fila i tre brani in scaletta estratti dal disco. Premetto che prima del concerto purtroppo non avevo avuto occasione di ascoltare l’ultimo lavoro della band, ma devo ammettere che dal vivo i pezzi proposti fanno la loro figura, e il pubblico sembra apprezzare particolarmente “Blood Religion”, prestandosi a cantare con Hansen, che si concede così un attimo di respiro.
Un tuffo nell’era Scheepers con “One With the World” chiude la prima metà del concerto e dà così spazio al solo di Zimmerman, un piacevole intermezzo prima di ripartire con “Strangers In The Night” e “The Silence”, e da qui in poi arriveranno alcuni tra i brani più attesi. Così i fans sfogano tutta la loro energia con “Rebellion in Dreamland”, “Land of the Free” e la trascinante “Heavy Metal Universe”, che portano al primo break. Acclamati a gran voce dai fan i quattro rientrano sul palco eseguendo altri due brani storici come “Valley of the Kings” e “Somewhere Out In Space”, per chiudere in bellezza con “Send Me A Sign”, i saluti di rito e gli applausi.
Una prestazione sicuramente positiva dunque, con il buon vecchio Kay che nonostante passino gli anni si mostra ancora in forma e con una gran voce (a parte un comprensibile calo nel finale, coperto con un maggior scambio di cori col pubblico) e in grado di tenere in pugno gli spettatori coinvolgendoli nello show sin dalle prime battute. Ma in generale è stata una bella prova da parte di tutta la band, non uno show memorabile ma un buon concerto, con Dan Zimmerman che a metà si esibisce nel consueto drum solo raccogliendo applausi dai fans.
Non c’erano pezzi dei vecchi Helloween come molti si aspettavano, la scaletta di questa sera magari non sarà in grado di soddisfare tutti, ma sicuramente a giudicare da quanto visto non ha certo scontentato i più.


Clicca qui per vedere le foto

Setlist Gamma Ray:

Welcome
Gardens Of The Sinner
New World Order
Space Eater
Fight
Blood Religion
Condemned To Hell
One With The World
Drum solo
Strangers In The Night
The Silence
Rebellion In Dreamland
Land Of The Free
Heavy Metal Universe
Valley Of The Kings
Somewhere Out In Space
Send Me A Sign



Report a cura di Marco Manzi

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