Tornano in Italia i Nevermore freschi autori di un grande album quale This Godless Endeavor,
accompagnati per l'occasione dai tedeschi Dew-Scented e dai Mercenary.
Sfortunatamente riesco ad arrivare al locale quando ormai i Mercenary hanno quasi finito il loro
set. Dal poco che ho visto la band si dimostra buona sul palco anche se le 2 canzoni che ho
sentito non mi hanno particolarmente colpito.
Pochi minuti di cambio palco ed ecco salire i thrasher Dew-Scented in tour per promuovere il loro
ottimo Issue VI. La loro proposta non sarà innovativa, derivata forse troppo pesantemente dal
thrash vecchio stampo, ma dal vivo si dimostrano una vera macchina da guerra. Già negli album in
studio si intravede questa loro grande potenza che però dal vivo esce in maniera ancora più
impressionante. Con una scaletta incentrata per lo più sulle ultime release, Impact e Issue VI, i
tedeschi danno un'ottima prova di tecnica e di grande tenuta di palco, con il singer Leif Jensen
in ottima forma, capace di intrattenere alla grande il pubblico che sembra apprezzare la proposta
del gruppo. La canzoni del nuovo album si dimostrano dei macigni in sede live, ancora più
impressionanti che in studio. La coppia d'asce Bache-Mueller macina riff su riff sostenuti dalla
precisa sezione ritmica. I 45 minuti a loro disposizioni volano e il pubblico sembra caldo a
sufficienza per la prova degli headliner.
Scaletta Dew-Scented:
Unconditional
Bitter Conflict
Turn To Ash
Cities Of The Dead
Processing Life
Rituals Of Time
New Found Pain
The Prison Of Reason
Destination Hell
Never To Return
Soul Poison
Le ultime apparizioni dei Nevermore in Italia sono state tutt'altro che memorabili (penosa la data
a Milano del '03 e poco meglio il Gods of Metal '04) e il pubblico si aspetta ovviamente un
riscatto. Già su disco la band aveva dato segni di miglioramento dopo un mediocre Enemies of
Reality e anche dal vivo il gruppo è nettamente migliorato, in primis il vocalist Warrel Dane che,
dopo aver perso molto peso ed aver abbandonato l'alcool, è finalmente riuscito ad eseguire una
prestazione coi fiocchi.
Sulle note di Precognition la band fa il suo ingresso sul palco e annichilisce tutti con Born,
opener del loro ultimo album. Il suono si dimostra ottimo sin dalle prime battute e rimarrà tale
per tutta la durata del concerto. Il pubblico accoglie alla grande la band cantando a squarciagola
tanto da coprire a tratti la voce di Warrel. Se già Born è devastante su disco dal vivo diventa
una cosa impressionante per tiro e potenza. La scaletta proposta è ben bilanciata sui vari album
del gruppo, con ovviamente un occhio di riguardo all'ultimo album, ma con l'esclusione totale del
primo omonimo cd e del mini "In Memory". Le canzoni nuove si dimostrano ottime in sede live così
come la tenuta di palco della band e di Warrel in particolare. Highlit del concerto l'accoppiata
The Learning/Sentient 6 (entrambe interpretate da Dane in maniera perfetta) e le devastanti
Narcosynthesis e The River Dragon has Come, autentici capolavori di melodia e potenza.
L'affiatamento delle asce Loomis e Smyth è impressionante sia per precisione esecutiva sia per
personalità. Da brividi l'interpretazione di Dreaming Neon Black, così come la title-track di This
Godless Endeavor che anche dal vivo si conferma una delle loro migliori canzoni di sempre.
Chiusura affidata alla devastante Enemies of Reality che ancora una volta vede il pubblico
protagonista. Personalmente (ma penso anche tanta altra gente presente) ho visto un gruppo tornato
in gran forma anche dal vivo.
Scaletta Nevermore:
Intro (Precognition)
Born
Acid words
Bitter sweet feast
Narcosynthesis
The river dragon has come
Intro (Ophidian)
Beyond within
Dreaming neon black
Seven tongues of god
The learning
Sentient 6
Sound of silence
The heart collector
Final product
Encore:
Intro (Noumenon)
This godless endeavor
Enemies of reality
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foto.
Report a cura di Simone Bonetti
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