Questa sera ho l'onore di assistere ad uno di quei piccoli eventi che passano inosservati ai più ma che, per chi vi assiste, può diventare un grande concerto da ricordare, alla faccia di chi riempie il Forum di turno.
Arrivo al Keller di Curno giusto in perfetto orario, così posso godermi con calma i nostrani Raising Fear, autori di un ottimo Mythos, il loro debut album, dal quale vengono estrapolati i brani che la band proporrà questa sera.
Solo sei pezzi per l'apripista della serata tra cui Thor, Merlin ed Angel Witch. Sufficenti comunque per avere un ottimo quadro generale sullo stato di salute della band. Ottima la prova vocale di Rob, così come quella dei chitarristi Alberto e Yorick.
In chiusura una bella cover di Ace of Spades dei Motorhead, un pò inflazionata ma sempre gradita.
C'è poco da aspettare ed ecco che sale sul palco la sorpresa della serata, almeno per quanto mi riguarda dato che non conoscevo per niente i Ruffians che hanno accompagnato in questa data i loro compatrioti Jag Panzer.
Resto stupefatto dall'energia che il quintetto americano riesce a sprigionare sul piccolo palco del Keller. Un heavy metal classico fortemente influenzato dalla corrente NWOBHM. Niente che non si fosse già sentito, ma il modo di proporlo ha fatto la differenza. Ottime "Do or Die" "I Believe" e "Soldier Fate", sia come canzoni in sé che dal modo in cui sono state eseguite. Ottima la prova vocale del carismatico Rich Wilde così come quella dei due chitarristi Craig Behrhorst e Chris Aitchison.
Uno scatenato Eric Wong al basso cattura in più occasioni le attenzioni del pubblico eseguendo mini evoluzioni e visto il poco spazio è già tanto che non ha ucciso qualche suo compagno.
Si chiude con "Eyes Of Fire" e per l'occasione il frontman decicde che il palco è troppo stretto, quindi per enfatizzare l'aspetto metal e catturare un'ultima volta gli sguardi dei presenti monta su un tavolo e ci regala un'ottima canzone.
E' ora il turno dei tanto attesi Jag Panzer, per loro una piccola prova prima dell'esibizione al Keep It True del giorno successivo, per noi l'ennesima occasione per vedere dal vivo una band di prim'ordine.
La potenza esplosiva dei Ruffians lascia un pò spaesati, il sound degli Headliner, è decisamente meno di impatto anche se dal punto di vista stilistico siamo su ben altri livelli, lo dimostrano gli assoli che Chris Broderick sforna per la gioia delle nostre orecchie.
Si apre con "Fates Triumph" seguita a ruota da estratta da Frozen in Fear "Mechanized Warfare".
Ottima la prova vocale del frontman Harry Conklin che tra le altre ci regala un'ottima "Iron Eagle" ripescata da "Age Of Mastery" insieme a "Chain of Command".
La serata sta per volgere al termine, i Jag Panzer chiudono tra le altre con "Battle zones".
Fine dello spettacolo! Restiamo in attesa della prossima calata.
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Report a cura di Paolo Manzi
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