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Blaze + Mathusalem + Listeria - 12/10/2005 - Transilvania Live - Milano

Cari amici di Holy Metal, ecco che il Vostro reporter senza macchia nè paura è pronto a raccontarVi ciò che è accaduto in occasione della calata italica del ciclone Blaze. Devo dire che la serata non è cominciata sotto una buona stella: infatti l’organizzazione ha stranamente deciso di anticipare l’inizio dei concerti dalle ore 21:00 alle ore 20:15, motivo per cui non ho potuto assistere all’esibizione del gruppo dei Listeria.
Invece ho potuto apprezzare in pieno la splendida esibizione degli olandesi Methusalem, che hanno letteralmente incendiato i presenti con la loro musica, una miscela esplosiva di Heavy Metal anni ’80 allo stato puro con dei riff che in alcuni momenti le cavalcate sonore che sono ormai un marchio di fabbrica di una ben nota “Vergine di Ferro”. Il gruppo, forte del nuovo cantante David Marcelis (ex membro di Retaliate e Conquestador), ha aperto la sua performance con “Feel The Fire”, uno dei cavalli di battaglia del gruppo che ha letteralmente fatto tremare il locale ed a soprattutto fatto sì che i presenti (ancora pochi visto l’inizio così anticipato del concerto) al Transilvania Live si ammassassero sotto il palco per dare inizio ad un headbanging furioso che è terminato solamente con l’ultima nota dell’ultimo pezzo eseguito dalla band. durante lo show la band ha potuto presentare tutti sia brani molto recenti come “Armed With Axes”, We’re Riding Out”, “The Heaviest Of Metal”, “Sentenced To Rock” e “Heavy Metal Gods” (contenuti nel suo ultimo album “Sentenced To Rock” datato 2005), sia pezzi che si possono definire dei classici come “Frisian Metal Warriors (preceduto da un intro altamente spettacolare e coinvolgente) e “Helepolis” (contenuto nell’album di debutto della band intitolato “Methusalem” risalente al 2003). Ciò che si può dire di questa band è che nel breve tempo che è stato loro concesso sono riusciti a scaldare molto bene la folla che pian piano stava riempiendo il locale e che, inutile dirlo, era lì principalmente per l’esibizione di Blaze e della sua band. comunque i Methusalem sono pronti, a mio avviso, per spiccare il volo e sono sicuro che ne risentiremo parlare molto presto. Ma veniamo al clou della serata. Alle ore 22:00 il sipario che oscurava il palco è calato e, sulle note di Alive, il massiccio cantante (ex membro di Wolfsbane ed Iron Maiden) ha cominciato il suo assalto frontale al pubblico del Transilvania. Lo show di Blaze è stato un alternarsi di pezzi nuovi come “Alive”, “Ten Seconds”, “Hollow Head” (preceduta da un simpatico siparietto in cui Blaze ha detto che quando, dopo aver subito un grave incidente, è andato dal medico e gli è stato consigliato di stare a riposo, dopo aver risposto che non se ne parlava neanche, il titolare dello studio medico lo ha definito “Testa Vuota”), “Life & Death”, “Will To Win” (pezzo che Blaze ha dedicato a tutti coloro che si fanno un c**o grande quando una casa per riuscire nei loro intenti), “Soundtrack Of My Life” (che egli stesso ha definito una canzone che sente molto sua), “Blood & Belief” (un brano che, sono parole di Blaze, ”Spiegano perchè si fa qualcosa e come mai si dà il massimo per riuscirci”) e “Regret” (tutte contenute nell’ultimo album da solista “Blood & Beliefs” datato 2005) con altri veri e propri classici come “Virus” (tratto da “Best Of The Beast”), “2 A.M” (dedicato da Blaze a coloro che sono costretti a fare un lavoro che non li piace solo per dover sopravvivere), “Sign Of The Cross” e “Man On The Edge” (tratti da “X Factor”) ed infine “Futureal” (tratto dall’omonimo album). Non sono però mancati pezzi presenti nei primi due dischi che Blaze ha prodotto da solista: infatti da Silicon Messiah (pubblicato nel 2000) sono stati eseguiti “Ghost In The Machine” (brano che è stato preceduto da un breve discorso con cui Blaze ha affermato il pericolo di diventare dei veri “Fantasmi” nell’abusare troppo delle tecnologie moderne), “Silicon Messiah”, “Stare At The Sun”, “Identity”, “The Brave” e £Born As A Stranger”; invece dal secondo album “Tenth Dimension (pubblicato, nel 2002, anche in limited edition con un secondo cd contenente delle versioni live di alcuni pezzi presenti sia su “Silicon Messiah” che su altri album in cui Blaze ha cantato) sono stati tratti “Kill & Destroy” e “Tenth Dimension”. Un grande complimento va fatto alla band che ha accompagnato il cantante, in quanto ci voleva uno sforzo titanico per tenergli testa e loro ci sono riusciti in pieno. Devo dire che, dopo le sconcertanti prove offerte quando era membro dei Maiden, sono rimasto letteralmente folgorato dalla prestazione che Blaze ha offerto questa sera. La sua voce non ha avuto neanche un minimo abbassamento di tono, la presenza scenica è stata davvero encomiabile, ha saputo essere trascinante e coinvolgente sino all’ultimo secondo della sua esibizione (ben due ore tirate con solo 3 minuti di pausa prima dei canonici bis concessi al pubblico che lo acclamava a gran voce). Ciò che mi ha meravigliato in positivo è il fatto che, pochi minuti dopo aver terminato lo show, Blaze si è presentato allo stand che vendeva il suo merchandise per fare fotografie e firmare autografi a tutti i presenti nel locale. Questo dimostra, se ce ne fosse bisogno, che un vero artista per sentirsi grande non ha bisogno, come si direbbe usando un termine moderno, “di tirarsela”. Per concludere devo dire che sarà difficile non citare lo spettacolo di questa sera tra i migliori concerti dell’anno 2005. chi ha deciso di non partecipare sappia solo che ha perso un’occasione di vedere “The Best Of The Beast” Bayley al massimo della sua ferocia.

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Report a cura di Donato Tripoli

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