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So Rock Winter - 12/17/2005 - La conca dello zio Paul - Piagno di Cosio (SO)

Quest’anno l’associazione SoRock ha deciso di organizzare anche per il periodo invernale l’evento musicale valtellinese che ormai è, a pieno merito, diventato un must per i giovani della provincia di Sondrio. Il festival si è svolto a “La Conca dello zio Paul”, un bel localino situato a Piagno di Cosio Valtellino in grado di accogliere un discreto numero di persone.
Il primo dei quattro gruppi che solcheranno il palco questa sera è una thrash metal band presente sulle scene ormai da 17 anni, i Braindamage. Alle 22 circa, mentre la gente aumenta sempre più per passare una serata all’insegna della buona musica, inizia la loro performance. I brani scelti da proporre in questo SoRock Winter Day vengono pescati da vari momenti della loro lunga carriera, brani quasi sempre tirati che tuttavia non mi hanno entusiasmato particolarmente.
Il genere, thrash metal guidato da una voce aggressiva, non sembra brillare per l’originalità, tuttavia quando l’atmosfera si fa più calda un bel gruzzoletto di persone stanzia davanti ai Braindamage, i quali hanno raccolto il maggior numero di occhi puntati su di loro quando è stata eseguita C.O.T.L.O.D., una canzone tratta da The Legacy, primo album dei Testament.
La prestazione mi è sembrata complessivamente positiva, mentre per quanto riguarda l’opinione riguardante i componimenti della band lascio il compito di giudicare a coloro che hanno assistito.
(Mattia Berera)

I Mothercare salgono sul palco per secondi, un buon gruppo di persone segue con attenzione il loro show che sia come attitudine che come sound fa venire alla mente gli Slipknot. Un genere per niente apprezzato dal sottoscritto anche se tuttavia seguo la loro performance, più che altro incuriosito dalla reazione del pubblico. Devo ammettere che un discreto numero di presenti pare molto interessato all'esibizione. Tutto sommato posso dire di aver visto di peggio, l'impatto è buono, la resa sonora pure.... il percussionista che faceva il pagliaccio potevano anche risparmiarselo....ma questo si sa, è una questione di gusti personali.
Devo comunque prendere atto che il combo si sbatte all'inverosimile e i risultati ci sono, se ascoltassi nu metal probabilmente mi sarebbero anche piaciuti.
(Paolo Manzi)

SNP
La storica band valtellinese sale sul palco per festeggiare i 15 anni di attività. Dopo una breve intro si parte con una manciata di brani dall'ultimo Scarface (Strong Coffee, Scarface, Angels e l'opener Bleeding Eyes) che vengono apprezzati dal gruppo, sopratutto Scarface. I suoni all'inizio sono un po' impastati, con la batteria a coprire tutto ma già dal secondo pezzo iniziano a migliorare e diventano praticamente perfetti, potenti e ben bilanciati. Viene anche proposto Made in Hell, una nuovo pezzo che finirà sul prossimo album. Lo stile è una via di mezzo tra le melodie di Scarface e l'aggressività di Excess, per cui lascia ben sperare per un nuovo grande album. Tempo di accordare le chitarre ed ecco un salto nel passato al mitico Excess da cui vengono ripescate le prime 3 canzoni (Aggression, Slave of Freedom e la bellissima Excess) e le 2 apprezzatissime cover Joe Assale e Filo Spinato, durante le quali il pubblico poga alla grande.
Chiusura di questo ottimo concerto (sotto tutti i punti di vista) è affidata alla melodica Firewoman, con la quale la band si congeda tra gli applausi del pubblico. (Simone Bonetti)

Siamo sulle battute finali, sul palco finalmente, anche se a tarda ora, salgono i meneghini Node. Il gruppo che tutta la Valtellina aspettava, memore di una grande prestazione alla prima edizione del So Rock nel 2004.
Quella di questa sera è una prestazione sopra le righe che ci presanta una formazione rinnovata nel look (camice nere e cravatte bianche per tutti) ma per nulla cambiata nello spirito. Il quartetto non perde tempo e ci sbatte in faccia tutta la sua potenza. A detta di qualcuno sulla prima parte dello show c'è stato qualche problema audio, che dalla mia posizione non ho assolutamente riscontrato. Quello che invece ho notato da subito è che il pubblico, sebbene calato leggermente di numero a causa della tarda ora, si è incollato alla transenna rendendo alquanto difficile scattare qualche foto. In mezzo a quel roteare di chiome....(chissà il mal di collo il giorno dopo) si apre dunque quello che si candida come uno dei migliori spettacoli che abbia mai visto fare ai Node.
Reso ancor più interessante perché nella scaletta, oltre ad estratti dai vari Technical Crime, Das Kapital e Sweatshops vengono inseriti numerosi brani indediti del nuovo album (As God Kills), di prossima uscita nel 2006.
Quella di questa sera doveva essere anche una prova generale per testare sul pubblico appunto tutto questo, pezzi nuovi in primis.
La reazione è stata veramente incredibile, i nuovi brani sono freschi e potenti preludio di un ottimo album.
Il chitarrista Gary ha scaldato il pubblico incitandolo continuamente, e sulle note di "Das Kapital" si è raggiunto l'apice della serata.
Ottima prova dunque che il popolo metallaro valtellinese scorderà a fatica, grande serata ottimamente riuscita e con l'occasione faccio i complimenti all'associazione So Rock per l'organizzazione, nella speranza di una nuova edizione in primavera.
(Paolo Manzi)

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Report a cura di Mattia Berera, Paolo Manzi, Simone Bonetti

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