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Dark Funeral + Naglfar + Endstille + Amoral - 3/11/2006 - Rainbow - Milano

E' una serata all'insegna del black metal quella che mi vede protagonista per la prima volta come inviato ufficiale di Holymetal, infatti al Rainbow di Milano si esibiranno gli svedesi Dark Funeral, anche se della band degli esordi resta solo il gigante Lord Ahriman.
Ma andiamo con ordine.
Ad aprire la serata tocca ai finlandesi Amoral davanti che davanti ad un pubblico ancora scarso e godendo, a mio avviso, dei suoni migliori della serata propongono un death di stampo nordico molto tecnico ma purtroppo privo di originalità: quasi tutte le canzoni sanno di già sentito e i cinque finlandesi risultano anche molto statici sul palco, ma sono giovani e avranno tempo per migliorarsi..
Secondo guest della serata sono i teutonici Endstille autori di quello che viene definito War-Black metal. La loro proposta, nonostante in alcuni frangenti ricorda i Marduk, risulta abbastanza originale ma questa sera, vuoi per i suoni molto confusi e per la non omogeneità della presenza scenica, da una parte cantante e bassista che si presentano con un vistoso corpse-painting e si dannano l'anima sul palco dall'altra il chitarrista che sembrava fosse un manichino, la loro prestazione non rispecchia quanto fatto sentire su disco.
E' ora il momento dei Naglfar ossia il principale motivo per cui sono qui. La band svedese, autrice in passato di due capolavori del black-death come Vittra e Diabolical ha pagato, in sede live il cambio del singer Jens Rydén, sostituito dall'ormai ex-bassista Kristoffer Olivius. La loro prestazione, dopo due o tre canzoni per ingranare, è stata comunque molto buona, supportata da suoni puliti, soprattutto sui pezzi tratti dall'ultimo Pariah dove il singer riesce a esprimere tutte le sue potenzialità, mentre i brani "vecchi" purtroppo non fanno proprio per lui, nonostante ci metta un impegno esemplare. La band esce dopo quarantacinque minuti di concerto tra i meritati applausi dei presenti.
La maggior parte dei quali però era qui per vedere gli headliner, i black-metallers Dark Funeral, in tour per promuovere la loro ultima fatica Attera Totus Sanctus, album musicalmente ottimo ma con parti vocali che mi hanno lasciato un po’ perplesso. L’inizio è dei migliori infatti gli svedesi, accolti da un caloroso pubblico, hanno una presenza scenica invidiabile e sia Lord Ahriman, chitarra storica della band, che Emperor Magus Caligula, alla voce da ormai parecchi anni appaiono in forma. Ma è una mezza illusione perché dopo qualche pezzo e soprattutto dopo la consueta pausa, forse anche per colpa del fonico che beveva birra con i Naglfar invece che badare i suoni, è emerso qualche errore da parte della band in primis la voce da gallina di Caligula, stessa voce che come detto mi aveva lasciato perplesso sull’ultimo album. Dopo meno di un’ora di concerto, pausa compresa i cinque lasciano la scena tra gli applausi dei fan che li rivorrebbero sul palco, probabilmente per la brevità dell’esibizione e non tanto forse per la prestazione offerta, che ha lasciato un po’ l’amaro in bocca perché da una band del loro calibro ci si aspettava sicuramente qualcosa di più.

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Report a cura di Dimitri Borellini

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